Un tabaccaio di 46 anni è indagato per truffa aggravata con l’accusa di aver sottratto un “Gratta e Vinci” a un suo cliente che sarebbe poi stato incassato dalla sua convivente, indagata anche lei per ricettazione
Ritornano sotto i riflettori i gratta e vinci. Dopo il caso di Napoli (guarda qui) un uomo di 46 anni, gestore di un bar tabaccheria alla periferia di Milano, risulta indagato per truffa aggravata con l’accusa di aver sottratto un tagliando vincente ad un suo cliente. Quell’uomo cinese soprannominato da tutti Enzo, con la scusa di controllare l’effettiva vincita, si è intascato il biglietto e ha tentato di consegnare al malcapitato, sostenendo che era giusto così, 7.800 euro in contanti. Una somma che è pari alla vincita – al netto depurato delle tasse – di 10 mila euro, ossia un decimo dell’importo frutto della giocata fortunata.
Secondo la ricostruzione del pm Cristian Barilli, la vittima, un 59enne milanese, l’11 giugno 2021 all’alba, prima di recarsi al lavoro, va a fare colazione in un bar tabacchi e mangiando la sua brioche con il caffè compra pure un biglietto della lotteria “Gratta e Vinci” dove appare il 50 per duemila. Per essere sicuro della vincita, chiama un amico e gli chiede di verificare insieme a lui. La conferma arriva: la cifra vinta è intorno ai 100 mila euro.
Il gestore del tabacchi, per fargli riscuotere la vincita, prima gli chiede il biglietto, poi domanda anche Iban e codice fiscale, infine lo invita nel retrobottega. Dopo qualche minuto riappare con due mazzette di banconote per un totale di 10 mila euro. Di questi, ne consegna al vincitore solo 7.800 in quanto gli altri 2.200 sono per le imposte. Quando, il giorno dopo, il 59enne torna al bar per riavere il suo “Gratta e Vinci”, Enzo gli dice di averlo consegnato “a un’altra persona che gli ha dato gli stessi soldi” aggiungendo di “non andare dai carabinieri altrimenti ci denunciano tutti e due“.
L’uomo invece denuncia l’accaduto, facendo scattare le indagini. Si scopre così che la convivente del tabaccaio, che è pure la titolare del locale, ha validato il tagliando e ricevuto il bonifico della vincita su un conto da lei aperto due giorni prima dell’incasso della cifra al netto delle imposte ossia 80.100 euro.
I soldi ora sono sotto sequestro e verranno restituiti al malcapitato una volta chiuso in via definitiva il procedimento penale aperto nei confronti dei due.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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