A rischio i target sul PNRR, legge bilancio e gestione della crisi del gas russo
Dopo l’agenzia Fitch anche Moody’s lancia l’alert sull’Italia senza Draghi. Anche se il premier dovesse prendere la decisione di rimanere presidente del Consiglio, “la realizzazione della sua agenda sarà più difficile in vista delle elezioni politiche“. «L’esito del voto di fiducia è molto incerto, ma i recenti eventi sono negativi sul credito e aumentano il rischio di elezioni anticipate prima della data prevista per la primavera 2023. Draghi potrebbe governare senza il supporto del M5S, ma potrebbe optare contro un simile accordo», si legge in una nota.
A rischio sarebbero in particolare quelle riforme la cui realizzazione è condizione sine qua non per sbloccare la terza tranche dei fondi europei del Recovery Fund lanciato dall’Unione europea. A rischio sarebbe anche un accordo sulla legge di bilancio 2023 che il Governo dovrà presentare alla Commissione europea entro ottobre o sulle politiche di gestione dei rischi legati alla dipendenza dell’Italia dal gas russo. «In sostanza l’outlook è di un governo Draghi, se continuerà a esistere, che farà sempre più fatica a centrare gli obiettivi fondamentali incisi nel PNRR. Tra l’altro, le sfide si intensificheranno in quanto i target del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) diventeranno più quantitativi a partire dal 2023, lasciando meno spazio all’interpretazione. Prima ancora lo smorzarsi dello slancio degli investimenti e delle riforme quest’anno indebolirà l’economia e, contestualmente, un potenziale stop del gas proveniente dalla Russia pone rischi significativi per l’attività economica dell’Italia», conclude l’agenzia.