
Il presidente di Confindustria ha tenuto il discorso all’inaugurazione della kermesse internazionale di Genova
dell’inviata Micaela Ferraro
Il Salone Nautico Internazionale di Genova «è, per riconoscimento unanime, un punto di riferimento mondiale per la nautica. Eravamo qui nel 2021 e anche nel 2020, un anno in cui il salone si tenne nonostante la pandemia. In quell’occasione, l’intera filiera del settore ha dimostrato che neanche la pandemia ci ha piegato e abbiamo costruito il successo di oggi anno dopo anno con pazienza».
Lo ha detto nel discorso di inaugurazione il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che ha proseguito: «I numeri di quest’anno segnano un balzo in avanti, che si accompagna con leadership italiana nel settore della nautica. Se tutti i settori economici italiani procedessero con lo stesso passo della nautica sarei molto più tranquillo» ha chiosato con una battuta.
«La pandemia – prosegue il presidente – ci è costata un rimbalzo del Pil e quasi 9 punti percentuali di inflazione, con conseguente aumento dei prezzi, peggiorato da invasione Ucraina. Le imprese hanno fatto la loro parte, abbiamo realizzato record export nel 2021 grazie a settore manifatturiero e anche nel primo semestre dell’anno abbiamo visto buone performance».
«Abbiamo un’economia molto interconnessa e siamo in peggioramento per via dell’impatto dell’inflazione – rincara Bonomi -: le previsioni sono in calo per la fine dell’anno. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo: siamo forti ma non invincibili».
E conclude: «Un anno fa abbiamo lanciato campanelli d’allarme sull’energia, era il 10 settembre 2021. Abbiamo indicato subito la necessità che ci fossero misure strutturali sia a livello nazionale sia europeo… . Ora la situazione è deflagrante e chiede forte assunzione responsabilità. In quest’ottica Confindustria ha identificato una serie di interventi che presenteremo al nuovo esecutivo. Auspichiamo di collaborare insieme per benessere del Paese, allontanando giudizio retrogrado anti impresa ancora presente. Il lavoro lo creano le imprese».