Una proposta a prima firma Brambilla vuole istituire un assegno annuale destinato a famiglie poco abbienti e un taglio dell’iva su prodotti per animali e cure veterinarie
Novità in arrivo per i possessori di animali nella legge di Bilancio in approvazione in questi giorni. Fra gli emendamenti al testo che saranno discussi nelle prossime ore in commissione prima e in Aula poi c’è infatti anche una modifica al testo a prima firma Maria Vittoria Brambilla del Gruppo Misto che rilancia un bonus per chi possegga un animale domestico.
Si tratterebbe nello specifico di un assegno annuale di 150 euro destinato a ciascun animale d’affezione in famiglia, regolarmente registrato e iscritto presso la specifica anagrafe. La somma massima attribuibile a ciascun contribuente sarebbe di 450 euro, corrisposti dall’Inps previa domanda avanzata dall’intestatario dell’animale.
Fra i requisiti specificati nell’emendamento c’è innanzitutto il criterio reddituale, con il bonus animali che verrebbe concesso a nuclei familiari con Isee non superiore ai 15mila euro annui. In caso di Isee inferiore a 7mila euro, l’importo dell’assegno verrebbe raddoppiato, fermo restando il limite massimo di 900 euro annui.
L’emendamento avanzato dall’intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’ambiente anche un taglio dell’Iva sugli alimenti per animali (al 4%) e sulle cure veterinarie (al 10%), con le prestazioni finalizzate all’identificazione e al controllo della riproduzione che subirebbero un’esenzione totale dall’Iva.
La modifica al testo propone anche il rifinanziamento del fondo contro il randagismo, in particolare in aree critiche del Mezzogiorno, con quattro milioni di euro e un finanziamento per la transizione verso allevamenti all’aria aperta senza gabbie per gli animali selvatici, le cui spese saranno attinte dal Fondo per l’innovazione in agricoltura.
«La strada dell’aliquota ridotta è stata imboccata da altri Paesi europei, come la Germania e la Spagna – rivendica Brambilla. – Gli animali da compagnia non sono un bene di lusso, ma veri e propri membri della famiglia».
L’emendamento contiene infine anche misure a tutela della biodiversità; ad esempio si propone il rifinanziamento del fondo per il recupero e la cura degli animali selvatici e della sperimentazione del vaccino Gonacon per il controllo “incruento” degli ungulati. Nel testo si parla anche della riformazione dei carabinieri forestali e del divieto di importare (o esportare) trofei di caccia grossa.