
Sulle famiglie e le imprese aumentano i costi, oltre + 100% solo per l’elettricità. E la Corte dei Conti indaga
Il caro bollette nel 2022 è stato un boccone amaro per famiglie e imprese italiane: schizzata a 91,5miliardi di euro infatti la spesa per le due categorie, secondo quanto sostiene l’Ufficio studi della Cgia di Mestre.
A prendere il volo è stato il costo dell’energia con aumenti del 109,5%, provocando in termini monetari un extra costo pari a 58,9 miliardi; peggio le cifre del metano che sono cresciute addirittura del 126,4%, “scippando” il portafoglio degli italiani di 32,6 miliardi. In generale tutte le spese energetiche sono responsabili di questo conto salatissimo: nel 2022 il prezzo dell’energia elettrica è più che raddoppiato (+142%), passando da 125 (media 2021) a 303 euro per MWh (media 2022), quello del gas, invece, è rincarato addirittura del 167%, salendo da 46 euro (media 2021) a 123 euro (media 2022). Se non altro, commenta la Cgia con una nota di ottimismo, la tempesta dovrebbe essere passata: nei primi 26 giorni del 2023 la media del prezzo dell’energia è scesa a 176 euro e quello del gas a 68 euro, che però va detto sono cifre comunque superiori rispettivamente del 190 e del 240% se comparate con quelli di inizio 2021.
Non tutti però hanno sofferto allo stesso modo di questi rincari; conti alla mano (nel senso che la Corte dei Conti ha cercato di far luce sulla questione) molte aziende energetiche nel 2022 hanno registrato un enorme aumento dei ricavi. Motivo per cui già il Governo Draghi aveva cercato di istituire il contributo di solidarietà che doveva consentire alle casse dello Stato di incassare da questa misura complessivamente 10,5 miliardi di euro. Peccato che il saldo del 30 novembre, però, è stato solo di 2,7 miliardi di euro. Pertanto, tra i 44,5 miliardi di extragettito incassati provvisoriamente in più nei primi 11 mesi del 2022, mancano sicuramente all’appello altri 7,8 miliardi di euro. I problemi, secondo Viale Mazzini, sono diversi: l’identificazione dei soggetti a cui si applica il contributo; le modalità di determinazione della base imponibile; i possibili problemi di costituzionalità del tributo; l’indeducibilità del tributo; la possibile traslazione del contributo sul consumatore finale.
Intanto per correre ai ripari l’Agenzia delle Entrate ha annunciato che nei prossimi mesi avvierà controlli mirati sugli extraprofitti realizzati dalle grandi aziende energetiche, visto anche quando avvenuto in questi giorni a causa dei rincari della benzina ad esempio.