La raccolta netta di Mediolanum ammonta a 8,30 miliardi. L’ad Doris: “risultati solidi”
L’utile di Mediolanum cala a 521,8 milioni nel 2022, segnando -27% rispetto all’esercizio precedente. La raccolta netta totale è stata positiva per 8,30 miliardi, in diminuzione del 10%, mentre quella netta gestita ha raggiunto 5,95 miliardi, in calo dell’11% rispetto allo scorso anno.
Nonostante la forte correzione dei mercati, Mediolanum ha registrato un aumento del 7% delle commissioni, a 1,03 miliardi, mentre il margine d interesse è balzato del 51% a 407 milioni, determinando un incremento del margine di contribuzione (ricavi) del 16% a 1,43 miliardi e una crescita del 35% del margine operativo, a 680,3 milioni. Il totale delle masse è sceso del 4%, a 103,66 miliardi, nonostante la mitigazione apportata dalla raccolta netta. Gli impieghi sono saliti del 14% a 16,44 miliardi, con un’incidenza dei crediti deteriorati netti pari allo 0,68%. Il common equity tier 1 ratio si attesta a un “livello di assoluta eccellenza” del 20,6%.
Il dividendo complessivo per il 2022 ammonta a 0,50 euro ad azione, per un totale di circa 369 milioni. Nel 2021 il dividendo di Mediolanum era ammontato a 0,58 euro ad azione.
Si dice soddisfatto l’ad Massimo Doris. «Ricorderemo il 2022 perché contrassegnato dal ritorno dell’inflazione a doppia cifra e soprattutto dall’esplosione del conflitto in Ucraina che, purtroppo, continua a perdurare – ha spiegato. – Nonostante la complessità di questo scenario Banca Mediolanum ha registrato un’ottima performance sia in termini di acquisizione di nuovi clienti sia per l’incremento del numero dei Family Banker che hanno scelto di lavorare con il nostro Gruppo».