
La stima preliminare dell’inflazione era +10,1%. +0,1% su base mensile. Ecco la top ten delle città più care
L’Istat lima le stime dell’inflazione. A gennaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e del 10% su base annua, da +11,6% del mese precedente. La stima preliminare era +10,1% a livello tendenziale.
Si attenua, a gennaio, la dinamica annua dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, che scende a +12% dal +12,6% del mese precedente. La stima preliminare indicava un +12,2%. Al contrario si accentua la dinamica dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto: da +8,5% a +8,9%.
L’inflazione acquisita per il 2023, ovvero la crescita media che si avrebbe se i prezzi rimanessero stabili nella restante parte dell’anno, è pari a +5,2% per l’indice generale e a +3,2% per la componente di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi.
Sulla base di questi dati l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. In testa c’è Bolzano dove l’inflazione pari a +10,4% si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 2764 euro su base annua, ma che sale a 3647 euro per una famiglia di tre persone. Al secondo posto si piazza Milano, dove il rialzo dei prezzi del 10,8% determina un incremento di spesa annuo pari a 2932 euro per una famiglia tipo, +3505 euro per un nucleo di tre componenti. Sul gradino più basso del podio Genova che con +11,8% ha una spesa supplementare pari a 2572 euro annui per una famiglia media. Al quarto posto Modena (+10,9%, +3319 euro), poi Trento (+10%, +3317 euro), Ravenna (+10,8%, +3289 euro), al settimo posto Catania, la città d’Italia con inflazione più alta, +12,6%, con una stangata da 3152 euro, in media +2501 euro. Seguono Bologna (+9,8%, +3061 euro) e Perugia (+10,9%, pari a 3051 euro). Chiude la top ten Brescia (+9,6%, +3041 euro).
La città più virtuosa è Potenza, con un’inflazione del 7,5% e una spesa aggiuntiva per una famiglia media da 2,3 componenti pari a “solo” 1481 euro, che arriva a 1613 euro per una di tre persone.