
Bonomi : “tutti per il taglio del cuneo alle elezioni, poi lo dimenticano. No agli incentivi per chi assume”
Bonomi torna all’attacco del Governo sul tema lavoro. Dopo l’evento per la presentazione del nuovo Affari&Finanza del quotidiano La Repubblica, il presidente di Confinustria sottolinea ancora una volta i temi a lui cari. «Preferirei abbassare le tasse sul lavoro. Noi siamo il Paese dove si pagano più tasse sul lavoro che sulle rendite finanziarie», ha spiegato intervistato a Rtl Non stop news.
Bonomi è tornato anche sul taglio del cuneo fiscale che non deve essere tema di propaganda politica. «Mi colpisce che quando ci sono la legge di bilancio e le elezioni sono tutti d’accordo ma poi passato quel momento, ce ne se dimentica. Significa (la riduzione del cuneo) un intervento consistente di 15 miliardi, ma si preferisce polverizzare gli interventi per dare una risposta al proprio elettorato», ha sottolineato, ribadendo che si sarebbe aspettato una riduzione del cuneo più consistente nell’ultima legge di Bilancio.
Secondo lui il “fisco di impresa premiale dovrebbe essere dedicato a chi investe e patrimonializza” mentre “gli aiuti a chi assume non dovrebbero passare per il fisco d’impresa ma per i contributi“. «Ritengo che incentivare chi assume non sia corretto, perché fa parte del mio lavoro. Se noi poi denunciamo che mancano 400 mila profili perché incentivare qualcosa che dobbiamo già fare? – ha aggiunto. – Se noi dobbiamo fare uno strumento di incentivazione all’ assunzione deve essere strutturale e universale: non può lo stato decidere chi è avvantaggiato o deve essere aiutato».
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