
In totale sono 13. Gli avvocati accusano i pm di aver giudicato Bankman-Fried con troppa fretta
Riflettori di nuovo puntati su FTX, la borsa di criptovalute fallita a novembre dello scorso anno dopo non essere riuscita a soddisfare le richieste di prelievo dei clienti. Il fondatore Sam Bankman-Fried, o meglio i suoi avvocati, hanno dichiarato che i pubblici ministeri lo hanno accusato con una fretta “preoccupante” ed hanno chiesto a un giudice statunitense di respingere 10 dei 13 capi d’accusa contro di lui.
In un documento depositato presso la corte federale di Manhattan, gli avvocati di Bankman-Fried hanno affermato che FTX, ora fallita, non è stata l’unica società di criptovalute a cadere durante un ampio crollo del mercato nel 2022, e che l’accusa è stata troppo precipitosa nel condannare il loro cliente. «Piuttosto che aspettare che i tradizionali processi civili e normativi seguissero il loro corso ordinario per affrontare la situazione, il governo si è buttato a capofitto, cercando impropriamente di trasformare questi problemi civili e normativi in crimini federali», hanno scritto.
Bankman-Fried si è già dichiarato non colpevole di diverse accuse di frode per aver presumibilmente incanalato miliardi di dollari da Ftx ad Alameda e per spese personali. Dovrà affrontare il processo a ottobre.
FOTO: SHUTTERSTOCK
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