Erdogan si ferma al 49,6% contro il 44,63 dello sfidante, Kemal Kilicdaroglu. Niente festa per il Sultano. Ora sarà decisivo il 5,29% ottenuto dal candidato nazionalista, Sinan Ogan
Non è poi così scontata la vittoria di Erdogan in Turchia, anzi. La sua riconferma è in bilico dopo 20 anni al potere. Dopo le prime schede scrutinate sembrava che dovesse essere riconfermato lui per la terza volta al potere come capo dello Stato, ma man mano che lo spoglio andava avanti la distanza con il suo sfidante, Kemal Kilicdaroglu, si accorciava sempre di più. Ed ora è tutto in mano al ballottaggio confermato per il prossimo 28 maggio.
Ebbene sì l’elezione di ieri ha dato fumata nera per il primo turno di elezioni in Turchia. Recep Tayyip Erdogan, il Resi, come lo chiamano nel suo partito, si è fermato al 49,6% contro il 44,63% dello sfidante, Kemal Kilicdaroglu. Niente festa, quindi, per il Sultano, ma due settimane di tensione fino al voto di ballottaggio del 28 maggio. Sarà decisivo il 5,29% ottenuto dal candidato nazionalista, Sinan Ogan.
E’ bene ricordare che per diventare presidente serve il 50% dei consensi. I membri dell’assemblea parlamentare, composta da 600 deputati, sono scelti attraverso un sistema proporzionale in cui gli aventi diritto votano per un partito, non per un candidato, e per entrare in parlamento una formazione politica deve superare la soglia del 7% delle preferenze o fare parte di un’alleanza che la supera. A queste elezioni sarà possibile scegliere tra 36 partiti diversi. Per diventare presidente, un candidato deve invece superare la soglia del 50% dei consensi altrimenti ci sarà un secondo turno.
Erdogan quella amata soglia alla fine non l’ha superata ed ora bisogna solo attendere. I due sfidanti promettono ancora di darsi battaglia. «Siamo chiaramente in testa, rispettiamo queste elezioni e rispetteremo le prossime», ha detto il presidente uscente. Kilicdaroglu ha denunciato “una farsa” in corso: «Siamo in vantaggio noi – ha scritto su Twitter. – Non si blocchi la volontà della nazione».
Appuntamento al 28 maggio, dunque, aspettando quelle che saranno due settimane di passione, anche per i mercati.
FOTO: EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON