
Tutto questo per Mediaset, o meglio per l’holding Mfe, comincia la prossima settimana con la pubblicazione della trimestrale
Conti del trimestre previsti in tenuta dagli analisti. Titoli in progressivo recupero. Pressing sempre più intenso sulla tedesca Prosieben (nella foto), anche per avere qualche rappresentante di fiducia nel suo Supervisory board.
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Tutto questo per Mediaset, o meglio per l’holding Mfe, comincia la prossima settimana con la pubblicazione della trimestrale, ma sono le strategie internazionali quelle dalle quali si aspetta maggiori frutti. Con una possibile grande acquisizione sempre nel mirino.
Mercoledì MediaforEurope pubblicherà infatti i conti del primo trimestre, molto attesi in un settore particolarmente sotto pressione a partire dagli andamenti pubblicitari. Il ‘consensus’ degli analisti della piattaforma di Bloomberg vede ricavi complessivi a 640 milioni rispetto ai 654 dello stesso periodo dell’anno scorso e il risultato prima degli oneri finanziari stimato a una decina di milioni, contro i 15 del primo trimestre 2022.
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Numeri in tenuta, con i titoli che stanno progressivamente recuperando: Mfe B, l’azione con dieci diritti di voto, è risalita oltre quota 0,7 euro, con un recupero complessivo del 75% dai minimi storici dell’autunno sulla debolezza del comparto media post Covid.
Gli operatori hanno notato in particolare la seduta di forte rialzo di giovedì, con un aumento del 7% e una ricopertura che ha portato a scambi molto forti. Qualcuno ha comprato e le suggestioni hanno portato a considerare anche gli scenari del ‘dopo-Berlusconi’, al momento pure suggestioni visto il controllo blindato da parte di Fininvest.
Gli operatori guardano piuttosto alla partita su Prosieben, della quale il Biscione è ampiamente il primo azionista e incrementa le sue quote in vista dell’assemblea di fine giugno. Con gli ultimi acquisti Mfe ha aumentato la sua partecipazione al 29,7% dei diritti di voto, restando ovviamente sotto l’obbligo di Opa.
E, all’interno di questa quota, ha ridotto al 2,3% la parte in derivati, mentre tutto il resto è in azioni ‘dirette’. Nella prossima assemblea saranno nominati, tra l’altro, quattro nuovi componenti del Supervisory board e questa volta il Biscione, secondo diverse fonti di mercato, intende avere una rappresentanza.
Anche grazie a rapporti molto più distesi con il nuovo amministratore delegato, Bert Habets, la mossa appare possibile: per ora il Biscione intenderebbe affidarsi a professionisti tedeschi e non a propri manager per l’ingresso in quello che di fatto è il Cda del gruppo con sede in Baviera.
(foto SHUTTERSTOCK)