
“Non c’è ragione di cambiare l’obiettivo ora” perciò le aspettative per quanto riguarda l’inflazione continueranno a restare al 2%
Non ci sono alternative ad abbassare l’inflazione e per agire in questo senso è necessario lavorare sui tassi di interesse. A dirlo è Mario Draghi, ex numero uno della Bce nonché ex premier italiano. In altre parole le banche centrali “devono fare quello che stanno facendo” dal momento che l’inflazione è ancora troppo alta in tutta l’Europa. Non solo, ma secondo Draghi “non c’è ragione di cambiare l’obiettivo ora” e, quindi, le aspettative per quanto riguarda l’inflazione continueranno a restare al 2%.
Un’inflazione che è stata spinta al rialzo soprattutto a causa dei prezzi degli energetici.
Per il futuro? Bisognerà monitorare molto attentamente la situazione perchè sarà facile trovarsi in un’era di maggior indebitamento. Un panorama che trova la sua spiegazione negli investimenti necessari per portare avanti la transizione ecologica, il clima e la difesa. Tutti elementi che imporranno debiti i quali a loro volta andranno a loro volta ad impattare sulle finanze pubbliche visti i tassi di interesse maggiori.
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