
Il progetto è quello di puntare su strategie per aumentare le risorse e il personale sanitario
Diritto alla salute in pericolo. Dopo i tagli la richiesta dei sindacati, e non solo, è quella di un rilancio del Servizio sanitario nazionale, investimenti e assunzioni in un settore vitale ma che da più parti viene giudicato al collasso. L’occasione è stata la manifestazione di ieri in Piazza del Popolo a Roma Insieme per la Costituzione, guidato dalla Cgil,
«Ci sono 4 milioni di persone che non si curano perché non hanno i soldi. Non è accettabile. La situazione sta esplodendo». Queste le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che aggiunge, a proposito del governo Meloni che «deve cambiare strada». Ed è lo stesso Landini che ricorda i 40 miliardi di tagli alla sanità pubblica degli ultimi anni, tagli che hanno postato la spesa sanitaria dello Stato al di sotto del l 7% del Pil.
Aggiungendo «Noi non abbiamo mai avuto pregiudiziali, chi ha pregiudiziali è questo governo». Gli fa eco la segretaria dem Elly Schlein che sottolinea «Una battaglia che ci sta molto a cuore, su cui anche il Pd si sta mobilitando». Non ultimo il commento del segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni secondo il quale «È il momento di dire basta ad una lunga stagione che ha privatizzato la sanità».
Il progetto è quello di puntare su strategie per aumentare le risorse e il personale sanitario vista la cronica carenza di medici e infermieri e le liste di attesa infinite. Ma anche lotta alla precarietà, aumento dei salari e il rinnovo dei contratti.
FOTO: ANSA/CESARE ABBATE/