
Il fondatore della criptovaluta è accusato di una delle più grandi truffe della storia. Secondo la procura, ha tentato di pubblicare sul NYT documenti su Ellison, coinvolta ma collaborativa con la giustizia
Sam Bankman-Fried, il fondatore della piattaforma di scambio di criptovalute Ftx, è stato rimandato in prigione da un giudice federale di New York su richiesta del pubblico ministero che lo accusa di non aver rispettato le regole della sua libertà condizionale e di aver tentato di inibire un testimone.
Secondo il pubblico ministero avrebbe, in particolare, trasmesso documenti al New York Times nel tentativo di influenzare la testimonianza di Caroline Ellison, ex dirigente della sua società di investimenti Alameda, nonché sua ex compagna, anche lei accusata ma che ha accettato di collaborare con le autorità americane.
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Al termine dell’udienza, il giudice Lewis Kaplan del distretto meridionale di New York “ha ordinato che gli imputati fossero presi in custodia dagli US Marshalls”, l’agenzia di sicurezza federale responsabile dei prigionieri (nella foto).
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In attesa del processo, era stato posto agli arresti domiciliari con i genitori in California dopo il pagamento di una cauzione di 250 milioni di dollari (219 milioni di franchi).
Incriminato per truffa e associazione a delinquere, Sbf, il suo soprannome, era stato estradato a fine dicembre 2022 dalle Bahamas, dove si trovava il quartier generale di FTX. Si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse contro di lui nel corso dei mesi. Il suo processo dovrebbe iniziare a ottobre a New York.