
Utile in netta crescita per Crédit Agricole Italia: +68,4% nei primi 9 mesi
Credit Agricole, la seconda banca francese per capitalizzazione, ha registrato risultati migliori del previsto nel terzo trimestre grazie a una forte performance dell’investment banking e delle attività retail. In particolare l’utile netto del terzo trimestre è salito del 33% rispetto all’anno precedente a 1,75 miliardi di euro, superando la stima media degli analisti fornita dalla società di 1,37 miliardi di euro.
I ricavi sono stati pari a 6,34 miliardi di euro, con un aumento del 19% rispetto all’anno precedente e al di sopra delle aspettative di 5,99 miliardi di euro. Anche l’importo accantonato dalla banca per i crediti in sofferenza, 439 milioni di euro, è stato inferiore alle aspettative, favorendo ulteriormente il risultato finale. A fare da traino è stato il fatturato della sua divisione corporate e invesment banking che segna +9% nel trimestre, in particolare grazie a un aumento del 25,6% delle attività di trading a ricavi fisso, valute e materie prime.
L’asset management beneficia nel trimestre di forti afflussi (13,7 miliardi di euro), con un contributo positivo da tutte le asset class (attivo a medio/lungo termine e prodotti di tesoreria) e dalle joint venture. Anche il settore assicurativo è stato caratterizzato da una raccolta netta positiva.
In forte crescita anche il bilancio di Crédit Agricole Italia. Nei primi nove mesi del 2023 i ricavi sono aumentati del +23,9% a 2.304 milioni di euro. Il margine operativo lordo si attesta a 1.101 euro milioni, in aumento del +63,3% su anno, mentre l’utile netto ammonta a 476 milioni di euro, segnando un corposo +68,4% rispetto ai primi nove mesi del 2022.
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