
Intanto si rafforza l’euro, che nel corso della giornata ha toccato quota 1,1 dollari, ai massimi da agosto. Torna a salire lo spread Btp-Bund (175 punti base)
I mercati azionari europei viaggiano con il freno a mano tirato di fronte all’incertezza economica globale e all’incognita tassi di interesse.
Seduta opaca per Piazza Affari che sul finale si assesta poco sopra la parità (+0,12%). Intanto si rafforza l’euro, che nel corso della giornata ha toccato quota 1,1 dollari, ai massimi da agosto. Torna a salire lo spread Btp-Bund (175 punti base).
L’indice Cac 40 di Parigi cede lo 0,21% a 7.250,13 punti, l’Ftse 100 segna un -0,05% a 7.457,09 punti e il Dax 30 di Francoforte registra un progresso dello 0,18% a 15.995,70 punti.
Sul valutario, il cambio tra euro e dollaro sale a 1,0988 (1,09415 in avvio e 1,0929 alla chiusura di ieri). In salita, rispetto alla vigilia, il petrolio, mentre si guarda alla riunione Opec+, rinviata al 30 novembre, con il Brent gennaio a circa 82 dollari al barile e il Wti di pari scadenza a 76,83 dollari (+2,66).
Il listino delle criptovalute continua a viaggiare oltre i +2%: Bitcoin fa segnare un +2,3% e Binance sfora i +3%, seguito a un centesimo da Dogecoin.
L’attenzione degli investitori resta focalizzata sulle prossime mosse delle banche centrali, nella convinzione che i tassi di interesse abbiano raggiunto il picco, ma anche nell’incertezza sull’avvio dei tagli.
Gli indicatori macroeconomici saranno la bussola che guiderà la politica monetaria, a partire dal dato sull’inflazione in Usa e Ue (attesi giovedì), osservato speciale da Bce e Fed. Intanto oggi la fiducia dei consumatori americani, che ha frenato meno del previsto, non è bastata a risollevare Wall Street, che resta poco mossa dopo quattro settimane di rialzo.
A Piazza Affari, scatta sul finale Inwit (+3,52%) seguita da Iveco (+2,56%). Seduta positiva per Erg (+1,55%) e A2a (+1%) e anche per Mps. Tonfo di Diasorin che cede -2,79% dopo il taglio da parte di Equita delle stime per il 2024 e il 2025. In fondo al listino anche Campari e Moncler in scia all’andamento negativo di tutto il comparto del lusso in Europa.
(foto FLIKR)