
Gli ispettori hanno riscontrato anomalie su registri e controlli di qualità per gli esperimenti sugli animali
Elon Musk dovrà risolvere anche questa grana, questa volta con la Food and Drug Administration statunitense, i cui ispettori hanno riscontrato problemi con la tenuta dei registri e i controlli di qualità per gli esperimenti sugli animali presso Neuralink del magnate americano, meno di un mese dopo che la startup aveva dichiarato di essere stata autorizzata a testare i suoi impianti cerebrali sugli esseri umani. Gli ispettori hanno identificato carenze nel controllo di qualità presso il centro di ricerca sugli animali dell’azienda in California. Secondo i registri dell’agenzia, un’ispezione simile presso la struttura di Neuralink in Texas non ha riscontrato problemi.
Le visite hanno avuto luogo lo scorso anno dal 12 al 22 giugno e rappresentano le uniche ispezioni registrate dalla FDA sulle strutture Neuralink. I rapporti degli ispettori sono stati condivisi con Reuters da Redica Systems, una società di analisi dei dati che ottiene rapporti di conformità FDA tramite richieste di record aperti. “Questi problemi mostrano una mancanza di attenzione ai dettagli“, ha affermato Jerry L. Chapman, un esperto senior di qualità presso Redica Systems.
I problemi di laboratorio identificati dagli ispettori della FDA includevano la mancanza di registrazioni di calibrazione per strumenti come un pHmetro utilizzato in uno degli studi. Per un altro studio, sette strumenti, compreso un monitor dei segni vitali, non avevano alcuna traccia di essere stati calibrati. Neuralink ha condotto esperimenti su centinaia di animali, comprese le scimmie. Altre questioni includevano che i funzionari di garanzia della qualità non approvassero il rapporto finale dello studio o documentassero eventuali deviazioni dai protocolli approvati o dalle procedure operative standard.
“Questo è certamente un segnale che l’azienda deve essere vigile su determinate pratiche“, ha affermato Chapman, aggiungendo che all’azienda sarebbe richiesto di seguire pratiche simili per i suoi esperimenti sugli esseri umani.
Intanto l’impianto cerebrale è in fase di test per aiutare i pazienti paralizzati da lesioni del midollo spinale o da sclerosi laterale amiotrofica, nota anche come malattia di Lou Gehrig, a comunicare utilizzando il pensiero per spostare un dispositivo informatico.
Leggi anche: Neuralink, come funziona il chip di Musk da impiantare nel cervello
Puoi inoltre trovare tutte le informazioni su Neuralink e la sua sperimentazione negli articoli qui
FOTO: SHUTTERSTOCK