Pechino ha annunciato oggi delle misure per ridurre il costo dell’acquisto di una casa, tra cui il taglio dei tassi di interesse sui mutui e il rapporto minimo di acconto, per cercare di rilanciare il mercato immobiliare locale, stimolando quindi la domanda. In particolare la città sta abbassando il tasso minimo di acconto per l’acquisto di una casa al 20% dal 30% e per alcuni acquirenti di seconde case al 35% dal 40%, si legge nella dichiarazione. Sta anche riducendo il tasso minimo per un mutuo per la prima casa al tasso di riferimento del prestito (LPR) meno 45 punti base. In precedenza, il tasso minimo era il LPR più 10 punti base.
Le mosse arrivano dopo che il mese scorso la banca centrale ha emesso nuove linee guida sulla riduzione dei tassi ipotecari e degli acconti minimi, che hanno spinto decine di città ad allentare le politiche immobiliari.
Il settore immobiliare cinese è stato storicamente il fondamento dell’economia del paese, rappresentando un’ampia quota del prodotto interno lordo. L’industria è cresciuta rapidamente negli ultimi decenni, alimentata dal debito. Ma questi debiti hanno pesato sui bilanci, portando al default i principali costruttori. Aziende come Country Garden ed Evergrande hanno faticato a ripagare i propri debiti e sono ora coinvolte in lunghi processi di ristrutturazione del debito.