Ancora guerra ai costi dei farmaci negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden ha dichiarato che imporrà nuove sanzioni, questa volta sull’inflazione su 64 farmaci soggetti a prescrizione per il terzo trimestre di quest’anno, riducendo i costi per alcuni americani più anziani iscritti a Medicare.
Il presidente Joe Biden ha fatto della riduzione dei prezzi dei farmaci negli Stati Uniti un pilastro fondamentale della sua agenda sanitaria e della sua piattaforma di rielezione per il 2024. Una disposizione dell’Inflation Reduction Act di Biden impone ai produttori di farmaci di pagare sconti a Medicare, il programma sanitario federale per gli americani di età superiore ai 65 anni, se aumentano il prezzo di un farmaco più velocemente del tasso di inflazione.
E’ separato da un’altra disposizione prevista dalla legge che consente a Medicare di negoziare prezzi più bassi per i farmaci soggetti a prescrizione con i produttori. Secondo l’amministrazione Biden, in media gli americani pagano da due a tre volte di più rispetto ai pazienti di altri paesi sviluppati per i farmaci da prescrizione.
Alcuni pazienti pagheranno un tasso di coassicurazione inferiore per i 64 farmaci coperti dall’annuncio di oggi, che rientrano nella Parte B di Medicare, per il periodo dal 1 luglio al 30 settembre poiché ciascuna azienda farmaceutica ha aumentato i prezzi più velocemente del tasso di inflazione, secondo ad un rilascio da parte dell’amministrazione.
Alcuni pazienti di Medicare Parte B potrebbero risparmiare fino a 4.593 dollari al giorno se utilizzano tali farmaci durante il trimestre, aggiunge il comunicato.
Secondo il comunicato, più di 750.000 pazienti Medicare utilizzano questi farmaci ogni anno. I farmaci trattano condizioni come il cancro, alcune infezioni e una malattia ossea chiamata osteoporosi.