«C’è molto tempo fino a martedì mattina, soprattutto se si parla di politica. L’intenzione della presidente è di andare alla conferenza dei presidenti a Strasburgo e presentare il collegio, ma siamo a conoscenza della situazione in Slovenia».
Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. «Se ci saranno sviluppi che vanno nella direzione opposta, vedremo. Il nostro interlocutore è il governo della Slovenia che ci deve presentare un candidato e siamo in contatto, fino alla fine della procedura», ha aggiunto. La presentazione o meno del candidato potrebbe ritardare la creazione della prossima Commissione.
Mentre sul fronte economico non si è fatta molto attendere la risposta della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde alle stoccate di alcuni esponenti del governo italiano. Dopo il taglio del costo del denaro di soli 0,25 punti deciso ieri, i ministri Tajani ed Urso hanno infatti rimproverato una “mancanza di coraggio” della Bce.
«La Bce ha deluso le aspettative, ancora una volta. Il taglio è insufficiente ed è già stato scontato dal mercato. Ci vuole più coraggio, con più tempestività», scrive Urso su X.
Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in linea con il pensiero del ministro Urso aveva parlato subito dopo la decisione dei tagli dei tassi di una buona notizia a metà, invocando Draghi sul cambio di passo e la necessità di un forte impulso alla crescita, come lo stesso ex governatore Bce italiano aveva illustrato nel suo rapporto.
«Il coraggio significa fare dei tagli almeno dello 0,50 come avveniva in passato. A volte la prudenza è dannosa per l’economia», ha sottolineato il ministro Tajani.
«La Banca centrale europea è un istituto indipendente, è chiaramente previsto nei trattati. Non siamo soggetti a pressioni politiche di alcun tipo», ha risposto Lagarde nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo.