Sei mai stato tentato dall’idea di ottenere un ritorno sui tuoi acquisti? Con il cashback puoi farlo. Alcuni consumatori già conoscono e utilizzano molto bene questo strumento. Tanti altri, però, si interrogano sul significato del termine e sul meccanismo del cosiddetto «programma di ricompensa», che è una delle novità degli ultimi anni in termini di acquisti e pagamenti elettronici.
Ma con ciò non significa che il cashback sia una cosa nuova: diversi negozi, carte di credito, siti e app di pagamenti lo usano da tempo come strumento promozionale che avvantaggia utenti e aziende. Il rimborso immediato – o, comunque, periodico – di una percentuale della spesa, riaccreditato direttamente sul conto del cliente, è, infatti, un ottimo incentivo per fare acquisti nonché uno strumento di fidelizzazione.
Il termine deriva dall’inglese cash (“soldi”) e back (“indietro”). Letteralmente si traduce con ottenere “”denaro indietro” ed è nato negli Stati Uniti, diffondendosi poi rapidamente in tutto il mondo grazie alla sua semplicità ed efficacia nel promuovere il risparmio sugli acquisti. In parole povere, il cashback è un’innovazione nel sistema commerciale di pagamento che consente ai clienti che acquistano dei prodotti di ricevere una percentuale di rimborso degli importi spesi.
Alla luce di questa definizione possiamo capire che il cashback non è un vero e proprio guadagno né uno sconto sull’acquisto: è, infatti, diverso da questo e dai codici sconto (con cui spesso viene confuso) perché nel caso del cashback i soldi vengono accreditati a posteriori, a spesa già effettuata.
Si tratta, dunque, di una ricompensa con cui il cliente viene premiato per aver effettuato acquisti da un determinato rivenditore. L’importo rimborsato (cashback) è una percentuale dell’importo speso dal cliente e varia da caso a caso, con alcune aziende che offrono tassi di rimborso più elevati rispetto ad altri.
Il funzionamento è semplice: ogni volta che effettui un acquisto presso negozi fisici o online convenzionati con i programmi di cashback, una parte della somma spesa viene restituita. Questo rimborso può variare dal 1% al 10%, o addirittura superare queste cifre in casi particolari o promozioni speciali. Più acquisti fai, più cashback accumuli, trasformando ogni transazione in un’opportunità di risparmio.
Questo sistema come può cambiare le nostre abitudini di spesa? Si potrebbe affermare che il funzionamento del cashback viene stimolato anche dalla progressiva sostituzione del soldo cartaceo (banconote e monete) con l’uso sempre più avvantaggiato di carte e strumenti elettronici o totalmente digitali.
D’altronde il cashback è un programma di incentivazione che consente ai consumatori di ricevere un rimborso in denaro per gli acquisti effettuati con determinati mezzi di pagamento, come carte (credito o debito) o app di pagamento digitale.
Questo incentivo si basa sul concetto di restituire una percentuale del denaro speso durante transazioni commerciali specifiche e il tracciamento, oltre che l’immediatezza, rappresenta una condizione necessaria per il giusto processo di funzionamento e fruizione. Indipendentemente se si proceda con acquisti presso negozi fisici oppure online.
Per richiedere il cashback di solito è sufficiente effettuare un acquisto utilizzando il mezzo di pagamento designato – a patto che la merce acquistata sia soggetta a cashback, ovviamente.
Tuttavia, è importante seguire le istruzioni specifiche previste dal fornitore per garantire che l’acquisto sia valido e che il rimborso venga correttamente accreditato. Al momento del pagamento, infatti, il consumatore deve conoscere tempistiche e limiti del cashback, oltre alla percentuale di rimborso prevista.