Nelle sue comunicazioni in Aula in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre Giorgia Meloni ha parlato del ruolo di Raffaele Fitto nella Commissione Ue, una vicepresidenza esecutiva che, ha detto, “non è solo un titolo onorifico ma uno strumento concreto che consentirà di supervisionare e coordinare settori strategici come agricoltura, pesca, economia del mare, housing sociale”. «La sensibilità italiana può contribuire ad un approccio pragmatico superando quello ideologico e dogmatico degli ultimi anni – ha detto la premier. – Fitto è un politico di valore stimato in Italia e in Europa e possiamo riconoscere come il ruolo sia adeguato al peso della nostra nazione in Europa, conferma la centralità dell’Italia».
L’Italia quindi non è una nazione isolata. «Nonostante vi sia ancora chi, noncurante della realtà, continuai a ripetere il mantra del presunto isolamento internazionale dell’Italia i fatti dimostrano l’esatto contrario – ha spiegato. – Il governo è centrale in numerose dinamiche. Dobbiamo riportare a casa i troppi cervelli in fuga, a cui dobbiamo regalare un nuovo sogno gratificante in patria».
La Meloni ha affermato di condividere l’approccio concreto del nuovo Consiglio Ue, il primo presieduto dal nuovo presidente Antonio Costa che ha manifestato la volontà di rendere i lavori più snelli e concreti, evitando di addentrarsi nelle conclusioni in questioni di dettaglio. «È una impostazione che condiviso molto, oggi più che mai di fronte a sfide nuove e più complesse di fronte a cui c’è il rischio di marginalizzazione se non di irrilevanza dell’Europa c’è la necessità di focalizzarci», ha detto.
Meloni ha inoltre rinnovato le sue critiche al modello di decarbonizzazione Ue basato sull’elettrico, in quanto porterebbe al collasso dell’industria europea.
Un riferimento anche al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che il prossimo 20 gennaio si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca. «È indispensabile – ha detto Meloni – mantenere un approccio pragmatico, costruttivo e aperto con la nuova amministrazione Trump, sfruttando le aree di potenziale e fruttuosa cooperazione Ue-Usa e cercando di prevenire diatribe commerciali che certamente non farebbero bene a nessuno».
Inevitabile il riferimento all’Ucraina. «La linea di credito da 50 miliardi di dollari – ha spiegato Meloni. – E’ un prestito che sarà presto erogato e sarà garantito dai beni russi immobilizzati in Europa, un lavoro estremamente complesso che ha portato a un risultato estremamente importante, un successo della presidenza italiana del G7».