Rimane invariata la politica monetaria in Russia. La Banca centrale ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 16% ma continua a preoccupare l’inflazione. «Le attuali pressioni inflazionistiche si stanno gradualmente allentando, ma rimangono elevate – si legge in una nota. – A causa della rimanente elevata domanda interna, che supera le capacità di espandere l’offerta, l’inflazione tornerà al target un po’ più lentamente di quanto previsto a febbraio».
Il ritorno dell’inflazione al target e la sua ulteriore stabilizzazione intorno al 4% presuppongono che le condizioni monetarie restrittive saranno mantenute per un periodo più lungo di quanto previsto in precedenza. Secondo le previsioni l’inflazione annua scenderà al 4,3–4,8% nel 2024 e tornerà al 4% nel 2025.
La Bank of Russia afferma che gli indicatori ad alta frequenza mostrano che, nel primo trimestre del 2024, l’economia russa ha continuato a crescere notevolmente più velocemente del previsto. L’attività dei consumatori rimane elevata, così come la domanda di investimenti. La previsione di crescita del PIL per il 2024 è stata aumentata al 2,5-3,5%.