
Presentato alle forze sociali il masterplan “Progettiamo il rilancio” di 9 punti
“E’ un piano di ampio respiro, un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell’elaborazione del piano di Governo“. Parla così Giuseppe Conte, nella seconda giornata degli Stati Generali dell’economia, della proposta di rilancio che il capo della task force Vittorio Coalo ha presentato nei giorni scorsi all’Esecutivo (leggi qui per approfondire). Tra i ministri presenti, Roberto Gualtieri, Dario Franceschini, Francesco Boccia, Stefano Patuanelli, Giuseppe Provenzano, oltre alla vice ministra Emanuela Del Re.
Il premier, nel giorno anche degli incontri con i sindacati e gli enti locali, ha voluto sottolineare l’impegno del Governo per aiutare i lavoratori duramente colpiti da questa grave emergenza, prima sanitaria e poi economica, data dal Covid-19. “L’obiettivo del governo è garantire la Cig a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario in questa fase – ha aggiunto Conte. – Per questo abbiamo predisposto un decreto legge, che adotteremo oggi stesso in un Cdm a margine degli incontri, grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di Cig potranno chiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate dal dl rilancio“.
Conte ha presentato inoltre alle forze sociali Progettiamo il rilancio, il masterplan di 9 punti che ha appunto l’obiettivo di tracciare la strada per “azioni concrete” per il rilancio del Paese nell’era post Coronavirus. Quelli che alla vigilia degli Stati Generali erano solo titoli ed appunti sommari, ora stanno diventando dei capitoli corposi per “progettare” un’Italia completamente digitale con un ”tessuto economico più competitivo e resiliente” per imprese e lavoratori che passa attraverso l’ambiente, le infrastrutture, la ricerca, il sostegno alle filiere produttive, un ordinamento giuridico “più moderno e attraente” ed anche “un’Italia più equa e inclusiva“.
Nello specifico il masterplan preparato da Conte prevede una riforma digitale importante grazie ad una rete nazionale unica in fibra ottica e la messa a punto del 5G, prevedendo anche voucher per famiglie e imprese finalizzati a superare il digital divide. Anche l’agricoltura sarà 4.0 con internet ultraveloce nelle aree rurali e poi ancora investiment nel settore della robotica, dell’intellicenza artificiale e nella cybersecurity.
Nel documento si parla di infrastrutture più veloci ed efficienti con il completamento della rete ferroviaria e stradale (dall’alta velocità al potenziamento del trasporto regionale), la creazione di smart districts sugli snodi come porti e aeroporti; la modernizzazione della rete idrica con un piano dighe; il rilancio dell’edilizia urbana, rurale e dell’impiantistica sportiva.
Quella che progetta Conte è anche un’Italia più green e sostenibile. Per questo sono previsti investimenti per la transizione energetica con anche la creazione di un parco solare in Italia e bonus per l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici produttivi agricoli; lo sviluppo dell’economia circolare e della green economy, la mobilità in bicicletta ed interventi sul rischio idrogeologico.
Per le imprese arriva la conferma del piano 4.0 che viene rafforzato attraverso anche incentivi per i grandi progetti di automazione, intelligenza artificiale, un sostegno all’export italiano e il cosiddetto reshoring per il rimpatrio delle attività produttive nel Paese. Per i lavoratori è invece prevista la tutela del reddito (con detassazione dei rinnovi contrattuali, lotta alla contrattazione pirata, incentivi al welfare contrattuale, la promozione dei contratti di secondo livello) e la previsione dell’eliminazione delle forme più precarie e la staffetta generazionale.
Turismo, auto, patrimonio artistico, pesca-agricoltura e acciaio sono i cinque settori sui quali si concentra l’attenzione di piani di sostegno alle filiere. E’ previsto una tax crediti per l’ammodernamento delle strutture alberghiere, un progetto di riqualificazione dei borghi e un piano agriturismo 4.0. Per l’auto sono previsti incentivi e regolamenti per un passaggio più rapido a veicoli meno inquinanti.
Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione le parole chiave sono sburocratizzzione e digitalizzazione. E’ previsto anche l’acquisto centralizzato dei beni e servizi Itc e un piano di rafforzamento delle competenze.
Sulla scuola e la ricerca non si punta solo all’adeguamento delle strutture e all’e-learning, tanto usato durante il periodo del lockdown, ma anche a progetti per avvicinare la ricerca all’impresa e per adeguare le competenze alle esigenze dell’economia e della società, guardando al digitale e all’ambiente.
La giustizia dovrà essere più veloce. Oltre alla riforma del Codice Civile, che è già all’esame del Parlamento, si guarda a quella del diritto societario e alla riorganizzazione della disciplina del codice dello sport.
Infine si pensa anche ad un’Italia più equa ed inclusiva grazie al rafforzamento della sanità, il sostegno alla genitorialità con il Family Act (leggi qui) ed il piano di rilancio per il Sud.
di: Maria Lucia PANUCCI
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