Pesano i nuovi ribassi degli indici Usa e le tensioni sulla Brexit
Piazza Affari e le Borse europee aprono negative questa mattina. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 scivola dello 0,13%. A Francoforte il Dax cede lo 0,15%, a Parigi il Cac40 perde lo 0,12% mentre solo a Londra l’indice Ftse100 fa un timido +0,11%.
Partenza fiacca anche per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, reduce dal 0,25% della vigilia, segna -0,12% a quota 19.793 punti. Sul listino fari spenti per Eni che fa -0,89%, Tenaris (-1,08%) e Saipem (-0,72%) con le quotazioni del petrolio che continuano la fase ribassista. Tra le banche calo di mezzo punto percentuale di Unicredit, mentre Banco BPM ritraccia a -0,46% dopo il balzo di oltre +7% della vigilia.
All’indomani della Bce (leggi qui), l’attenzione del mercato torna a rivolgersi a Wall Street dove ieri si è assistito a un nuovo calo dei grandi titoli tecnologici americani. Il calo dell’S&P e del Dow Jones porta le perdite della settimana di entrambi al 2%, mentre il Nasdaq è a -3,5%, dopo i massimi raggiunti a inizio settembre al culmine di cinque mesi di rally (+60% per il Nasdaq da marzo). Inoltre quella di ieri è stata la prima volta da marzo in cui Nasdaq e S&P sono scesi per la quarta volta in cinque giorni.
Stamattina invece hanno recuperato sul finale di seduta i mercati asiatici: il Nikkei sale dello 0,74%, Hong Kong dello 0,70% e Shanghai dello 0,58%. E al momento i futures sulle azioni statunitensi puntano al rialzo (attorno all’1%).
Dopo la Bce l’euro è tornato ad apprezzarsi, nonostante le rassicurazioni della stessa Lagarde sull’andamento della moneta unica. Al momento il cambio euro/dollaro è a 1,183, +0,17%, ma ieri era salito oltre 1,19. Il cross dollaro/yen è a 106,16, +0,03% e quello tra sterlina e dollaro a 1,282, +0,15%. La sterlina ha esteso le perdite dopo che l’Ue ha chiesto che venga ritirata la bozza di legge del Regno Unito che danneggerebbe l’accordo di recesso sulla Brexit. Ma il governo britannico ha detto no all’ultimatum dell’Ue sul rispetto degli accordi sulla Brexit e ha assicurato che non ritirerà il progetto di legge sul mercato interno che potrebbe violare alcune norme, in particolare sul confine tra Irlanda e l’Irlanda del Nord.
Ancora in calo il petrolio con il Wti che cede lo 0,16% a 37,24 dollari e il Brent che segna un ribasso dello 0,30% a 39,94 dollari, intanto l’oro quota 1.945 dollari, in perdita dello 0,94%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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