Nel 2020 si prevede una caduta del Pil di oltre 9 punti percentuali e molte imprese, soprattutto legate al terziario, dovranno chiudere
Dopo una riduzione del Pil nel secondo trimestre del 12,8%, nel terzo trimestre si attende un rimbalzo del 10% rispetto all’ultimo quarto, con una riduzione del 9,5% nel confronto annuo. A fare queste previsioni è Confcommercio che solo per il mese di settembre prevede una crescita congiunturale del Pil, al netto dei fattori stagionali, del 2,6%.
Questo rimbalzo, secondo l’associazione, non è ancora sufficiente per recuperare le perdite provocate dalla crisi Covid. Nel 2020, infatti, si prevede una caduta del Pil di oltre 9 punti percentuali e molte imprese, soprattutto legate al terziario, dovranno chiudere.
Ad agosto l’indicatore dei consumi ha registrato, nel confronto annuo, un calo dell’8,7% con una situazione drammatica per i servizi ricreativi (-61,6%), gli alberghi (-35%) e i pubblici esercizi (-26%).
«Il terzo trimestre, caratterizzato da un progressivo, seppure complesso, ritorno alla normalità, si chiude con molte incognite. I miglioramenti produttivi ed i tentativi di recupero continuano ad essere disomogenei sia a livello settoriale, sia territoriale. Le famiglie continuano a mantenere atteggiamenti ambivalenti nei confronti del consumo, tra voglia di ritorno alla vita pre-pandemia e paura per il futuro», si legge in una nota dell’associazione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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