
L’obiettivo è quello di aumentare al massimo l’occupazione e mantenere l’inflazione al tasso del 2% nel lungo periodo
Niente sorprese dalla Fed che lascerà i tassi di interesse vicino allo zero, tra lo 0 e lo 0,25%, fino a quando non sarà raggiunta la massima occupazione, quindi almeno per i prossimi tre anni, fino al 2023. E’ quanto emerso al termine della due giorni del Direttivo.
L’obiettivo è quello appunto di aumentare al massimo l’occupazione e di mantenere l’inflazione al tasso del 2% nel lungo periodo.
La decisione di optare ancora per una politica monetaria accomodante non è stata presa però all’unanimità. A votare contro sono stati Robert S. Kaplan e Neel Kashkari. Il primo ritiene che sia opportuno che il Comitato mantenga una maggiore flessibilità dei tassi, mentre il secondo sostiene che l’obiettivo vada mantenuto fino a quando l’inflazione di base non abbia raggiunto il 2% su base sostenuta.
Ma non finisce qui perché la Fed ha rivisto al rialzo le stime del Pil Usa per il 2020. Prevede che l’economia americana si contrarrà quest’anno del 3,7% con un tasso di disoccupazione al 7,6% e un’inflazione all’1,2%. Le previsioni, dunque, sono migliori. A giugno, la banca centrale aveva previsto un -6,5% mentre per il 2021 il rimbalzo del Pil è stimato fra il 3,6 e il 4,7%.
«La ripresa è stata più veloce del previsto anche se l’economia resta lontana dai livelli registrati prima della pandemia», ha detto il governatore Jerome Powell lamentando livelli di disoccupazione ancora troppo alti. Powell ha assicurato che la Fed “userà tutti gli strumenti disponibili per sostenere l’economia in un momento ancora molto incerto“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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