
Gli indicatori in arrivo dalla zona euro e dagli Usa segnaleranno il ritmo della ripresa anche alla luce dei contagi in Europa
Avvio positivo per le principali Borse europee. Nei primi istanti di contrattazioni il Cac40 mostra un rialzo di oltre l’1%, mentre il Dax di Francoforte e il Ftse 100 londinese mostrano rispetivamente un guadagno dell’1,09% e dell0 0,8%.
L’attenzione degli investitori si concentrerà oggi sulle indicazioni macro e in particolar modo sugli aggiornamenti di settembre degli indici Pmi servizi e manifatturiero per le principali economie della zona euro e per gli Stati Uniti. Numeri utili a capire se verrà confermata ancora la ripresa vista nei mesi scorsi, soprattutto alla luce della situazione dei contagi da Coronavirus in Europa.
Invece i commenti di ieri alla Camera Usa del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha espresso dubbi sulla velocità della ripresa economica dopo lo shock della pandemia, hanno impresso un tono prudente all’Asia dove il Nikkei, che ha riaperto dopo due giorni di festività, ha archiviato la seduta in ribasso dello 0,1%, poco sopra la parità Hong Kong e Shanghai, rispettivamente a +0,14% e +0,43%. Il banchiere ha avvertito i mercati, in audizione alla Camera, che il recupero ha di fronte a sè una strada lunga e che sarà necessario un ulteriore supporto.
Meglio Wall Street, dove i tre indici hanno chiuso in positivo con l’S&P in rialzo del +1,05% interrompendo le quattro sedute di fila di ribassi, il Dow Jones ha fatto +0,52% e il Nasdaq +1,71%) anche se oggi i future sono misti: in attivo Dow Jones e S&P (attorno allo 0,5%), mentre è sotto il Nasdaq (-0,3%). A sostenere il sentimenti anche il fatto che negli Stati Uniti è stato trovato un accordo di bilancio tra Democratici e Repubblicani fino a dicembre per evitare lo shutdown.
Ma a preoccupare in Europa è la situazione della pandemia in Regno Unito, Francia e Spagna, dove il virus ha ricominciato a diffondersi a un ritmo più elevato rispetto agli altri Paesi e ai mesi scorsi (approfondisci qui).
Intanto il petrolio è in calo sui mercati asiatici dopo l’inatteso aumento delle scorte di petrolio degli Stati Uniti. Il Brent cede lo 0,74% a 41,43 dollari al barile, mentre il Wti scende dello 0,93% a 39,45 dollari al barile. L’oro è sceso invece sotto 1.900 dollari l’oncia e tratta a 1.890 dollari, -0,88%.
Nel valutario il dollaro ha recuperato terreno contro l’euro. L’euro/dollaro è sceso sotto 1,17 e al momento viaggia a quota 1,168 (-0,20%), il dollaro/yen è a 105,14, +0,21%, e il crosso sterlina/dollaro a 1,272, -0,09%.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: