
Asta Bot per 7 mld. In agosto pil della Gran Bretagna +2,1%, ma sotto le attese del +4,6%
Avvio cauto per Piazza Affari e le Borse europee a causa dell’incertezza legata ai contrasti tra il presidente Donald Trump e la speaker Nancy Pelosi sul nuovo piano di aiuti: il primo punta a un sostegno alle sole compagnie aeree mentre la seconda vorrebbe un piano di aiuti più ampio.
Ecco allora che nei primi minuti di contrattazione il Dax di Francoforte segna una leggera crescita dello 0,2%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 avanzano rispettivamente dello 0,42% e dello 0,53%.
Incipit dell’ultima seduta della settimana con segno più per Piazza Affari, anche se molto modesto. Il Ftse Mib sale dello 0,07% a quota 19.601 punti.
Continua la settimana in ripresa per le quotazioni dei titoli oil. ENI riavvicina la soglia dei 7 euro con un avvio in progresso dell’1,13%. Bene anche Saipem a +1% e Tenaris a +0,83%. Tra le banche si conferma il trend positivo per Banco BPM (+0,41% a 1,7 euro) che nelle ultime settimane è stata al centro di numerosi rumor sul fronte M&A. In calo invece Bper (-1%) che oggi conclude la prima settimana dell’aumento di capitale da 800 mln di euro.
Nelle retrovie troviamo Pirelli con oltre -1% dopo esser stata ieri il miglior performer del Ftse Mib in scia alla promozione da hold a buy da parte degli analisti di ManiFirst Bank. Calo dell’1% circa anche per Ferrari.
L’Asia invece è contrastata: Shanghai, che ha riaperto dopo una settimana di festività, è in rialzo nelle ultime battute della seduta (+1,6%) grazie all’indice pmi dei servizi Caixin della Cina di settembre salito a 54,8 punti, il che indica espansione dell’economia. In rosso invece il Nikkei di Tokyo (-0,36%) e invariato l’Hang Seng di Hong Kong. Oggi sono rimasti chiusi per festività i mercati di Sud Corea e Taiwan.
Nel valutario il cambio euro/dollaro è a 1,177 (+0,13%), il dollaro/yen a 105,87 e il cross tra sterlina e dollaro viaggia a 1,295 (+0,14%).
Tra le commodities è in leggero calo il prezzo del petrolio: il Wti fa -0,12% a 41,14 dollari al barile e il Brent segna un ribasso dello 0,18% a 43,26 dollari al barile. Intanto l’oro torna sopra quota 1.900 dollari l’oncia a 1.915 con un guadagno dell’1,06%.
Sul fronte macro in Europa e negli Usa si profila una seduta scarna di indicatori. In Gran Bretagna il Pil dei tre mesi terminati ad agosto è rimbalzato dell’8% su base trimestrale anche se resta ancora in rosso del -12,3% su base annua, per via dell’effetto dei lockdown. Nel solo mese di agosto il prodotto interno lordo è salito del 2,1% su base mensile (9,3% su base annua), ma sotto le attese degli analisti che si attendevano il +4,6%.
In agenda oggi c’è la produzione industriale di agosto dell’Italia. Quanto invece al mercato obbligazionario, il Mef ha in asta stamani Bot a 12 mesi per un ammontare di 7 miliardi di euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
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