
I timori di nuove restrizioni continuano a pesare sul sentiment. Oggi seconda giornata del Consiglio europeo
Provano a rialzare la testa e partono positive le Borse europee in questa ultima seduta della settimana dopo l’ondata di vendite di ieri. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 sale dello 0,8%. A Francoforte il Dax guadagna lo 0,6%, a Parigi il Cac40 avanza dell’1,3% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +0,9%.
Sul sentiment degli investitori pesa comunque il peggioramento dei contagi da Covid 19 ed il timore di lockdown più restrittivi di quelli adottati finora.
Riflettori puntati anche sul Consiglio europeo che conclude oggi la riunione di due giorni a Bruxelles. Il vertice ha affrontato, oltre alla Brexit, la questione del Next Generation Eu ed in merito a questo il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola, che ha accompagnato a Bruxelles Conte, ha sottolineato l’assoluta necessità di accelerare sul negoziato col Parlamento europeo in modo che possano partire al più presto le ratifiche nazionali sul Recovery fund approvato dal Consiglio lo scorso luglio, perché non vi siano ritardi nella sua attuazione.
Mentre ieri Wall Street ha chiuso in leggero rosso (Dow Jones -0,07%, Nasdaq -0,47% e S&P -0,15%), oggi i future sono sulla parità. Cresce l’attesa per le elezioni presidenziali del 3 novembre dopo il secondo duello televisivo a distanza, ospitato dalla rete televisiva Nbc a Miami ieri sera, tra il presidente Donald Trump e il suo sfidante democratico Joe Biden.
L’Asia è debole: l’indice Nikkei va giù dello 0,41% a 23.410,63 punti, Shanghai fa un -0,05% in attesa degli importanti dati macro che verranno diffusi la prossima settimana e Sydney lascia sul parterre circa mezzo punto percentuale.
Nel valutario il cambio euro/dollaro è a 1,171, -0,026%, il dollaro/yen quota 105,25, -0,171%, e il cross tra sterlina e biglietti verde tratta a 1,289, -0,155%.
Tra le commodities il petrolio Wti cede lo 0,9% a 40,59 dollari al barile e il Brent segna il -0,93% a 42,76 dollari al barile. L’oro guadagna lo 0,089% a 1.910 dollari per via del clima di maggior avversione al rischio.
Per quanto riguarda i dati macro l’Istat diffonderà l’aggiornamento dell’inflazione a settembre oltre alla bilancia commerciale di agosto. Poi dalla zona euro arriverà l’inflazione di settembre e dagli Stati Uniti le vendite al dettaglio di settembre, la produzione industriale sempre di settembre e l’indice di fiducia delle famiglie di ottobre.
di: Maria Lucia PANUCCI
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