In rialzo anche l’Asia e i future Usa. Tuttavia le preoccupazioni per un conteggio delle schede elettorali prolungato e un risultato poco chiaro negli Usa rimangono il rischio più grande per i mercati
Dopo il buon avvio di settimana, con Wall Street che ha chiuso la prima seduta del mese di novembre in rialzo, le Borse del Vecchio continente seguono le sue orme ed aprono toniche.
In avvio di contrattazioni il listino inglese guadagna quasi l’1%, mentre il Dax segna un aumento dello 0,57% e il Cac40 sale di quasi l0 0,9%.
Anche Piazza Affari si muove in territorio positivo con l’indice Ftse Mib che segna un progresso di circa l’1% in area 18.600 punti.
Tra i titoli del paniere principale, spicca ancora Saipem che prosegue il suo rimbalzo iniziato venerdì. Il titolo sale di oltre il 3% raggiungendo la vetta del Ftse Mib. Rimbalzo per Nexi (+2,3%) dopo che ieri ha lasciato sul parterre il 2,6% nel giorno dell’annuncio delle trattative in esclusiva con Nets per raggiungere, nei prossimi 10 giorni, un possibile accordo vincolante tra le parti per un’operazione di fusione (leggi qui).
Acquisti anche su Fca (+2%) che nonostante il mercato dell’auto italiano sia tornato in negativo a ottobre (guarda qui), si è confermata eccezione positiva. Il Gruppo Fca ha infatti chiuso il mese di ottobre con immatricolazioni in rialzo del 12,57% rispetto allo stesso mese del 2019.
Anche l’Asia è positiva stamattina con Hong Kong che segna +2,36% e Shanghai che fa +1,26%, mentre Tokyo è chiusa per festività. Anche i future di Wall Street sono in rialzo: +0,7% per il Dow Jones, +0,5% per l’S&P e +0,3% per il Nasdaq.
Oggi tutti gli occhi sono puntati sull’Election Day, il giorno delle elezioni presidenziali Usa, che vedrà il presidente in carica Donald Trump sfidare il democratico Joe Biden, ex vicepresidente dell’amministrazione di Barack Obama. Stando all’ultimo sondaggio stilato da CNBCChange, Biden è in lieve vantaggio su Trump in 6 Stati, ovvero Arizona, Florida, Michigan, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Difficile fare dei pronostici sull’impatto che il risultato avrà su Wall Street: le elezioni rappresentano uno dei principali rischi, e la preoccupazione numero uno è che l’assenza di un risultato chiaro presto possa tradursi in un periodo di incertezza e di turbolenza in ambito economico e finanziario.
Intanto il prezzo del petrolio è in calo: il Wti scende a 36,73 dollari (-0,22%), mentre il barile di Brent è quotato a 38,82 dollari (-0,38%). Nel valutario euro in leggero rialzo sul dollaro: all’apertura dei principali mercati valutari del vecchio continente la moneta unica europea viene scambiata con il biglietto verde a 1,1659. Il dollaro/yen è a 104,63, -0,076%, e il cross sterlina/dollaro a 1,293, +0,13%.
Oggi la seduta è scarica di dati macro in Europa, mentre negli Usa arriveranno gli aggiornamenti sull”indice settimanale Redbook, sugli ordini alle imprese e sugli di ordini beni durevoli di settembre. E’ prevista la riunione in videoconferenza dell’Eurogruppo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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