
Salgono le quotazioni, gli investitori credono nei vaccini e nei programmi di stimolo
Il Wall Street Journal ha analizzato l’ascesa inaspettata delle quotazioni dei metalli industriali, rame e nichel in primis, che sembra essere testimonianza diretta del fatto che gli investitori credono tanto nei vaccini quanto nei programmi di stimolo. I prossimi mesi potrebbero portare a un boom dell’attività manifatturiera come traino della ripresa economica globale.
I prezzi del rame sono saliti ai massimi da quasi 8 anni. Il ferro invece è uno degli asset più performanti del 2020. L’alluminio e lo zinco hanno guadagnato in media il 15% dalla fine di settembre e il 40% da metà maggio.
Perché si parla di boom dell’attività manifatturiera? I metalli industriali ne sono l’asse portante, perché servono in ogni settore dell’industria, dalle case alle auto elettriche e i prezzi sono sensibili all’andamento dell’attività manifatturiera in Cina, Paese che rappresenta la metà della domanda globale di rame e altri materiali.
Le speranze sui vaccini e la campagna elettorale americana che finalmente volge al termine hanno fatto bene ai mercati, facendo aumentare le speranze che le misure di stimolo economico alimentino ulteriormente i prezzi degli asset.
Secondo Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, le importazioni nette di rame raffinato in Cina potrebbero raggiungere i 4,4 milioni di tonnellate quest’anno. «Le vendite di metalli si stanno riprendendo negli Usa e in Europa – ha detto Candice Bangsund, gestore di portafoglio di Fiera Capital – stimolate dagli acquisti di beni come biciclette e condizionatori d’aria». Inoltre, anche i progetti che coinvolgono l’economia green hanno necessità di grandi quantità di rame e metalli, per le stazioni di ricarica delle auto elettriche e le turbine eoliche, fra gli altri.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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