
L’iniziativa di Cia-Agricoltori Italiani per sostenere il comparto floricolo nazionale che ha perso 1,7 miliardi di fatturato nel 2020
I fiori come regalo sostenibile per esprimere amore al partner: è questa l’iniziativa di Cia-Agricoltori Italiani, che in occasione di San Valentino ha invitato le persone a donare al proprio partner, maschile o femminile che sia, un bouquet made in Italy per risollevare il comparto floricolo nazionale, messo in crisi dalla pandemia e dalle restrizioni che hanno portato all’annullamento di buona parte delle cerimonie e degli eventi programmati. Il comparto, da sempre leader a livello europeo e secondo solo all’Olanda, ha perso circa 1,7 miliardi di fatturato (approfondisci qui).
In Italia il florovivaismo rappresenta il 5% della produzione agricola e conta 27 mila aziende e 100 mila addetti, di cui 14 mila coltivano fiori e piante in vaso e 7 mila sono vivai. Il comparto intero vale 2,5 miliardi di euro, con cinque Regioni che intercettano l’80% della produzione nazionale: la Liguria, che copre il 31% del totale e che proprio oggi torna in arancione (leggi qui), la Campania con il 16%, la Toscana con il 13%, la Puglia con l’11% e la Sicilia con il 10%.
Tra i fiori locali ci sono anemoni, ranuncoli, lilium, papaveri, gerbere, calendule e fresie, per citarne alcuni, più fresco e profumato rispetto alle rose e alle orchidee che arrivano al 90% da Paesi esteri come Equador e Colombia.
La speranza di Cia è che il 14 febbraio possa essere un’occasione per dare una boccata d’ossigeno al settore. Per San Valentino si registra in genere il 10% del fatturato annuo di produttori e commercianti. Per quest’anno, Cia stima la vendita di 25 milioni di fiori, con un giro d’affari di 80 milioni e una spesa media pro-capite pari a 30 euro. Un cauto ottimismo dovuto anche alla diminuzione dell’import estero del 10%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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