Riapre Wall Street dopo il Presidents’ Day. L’Asia è in rialzo ma ancora orfana della Cina. Attesi per oggi indice Zew tedesco e pil dell’Eurozona
Le Borse europee aprono poco mosse quest’oggi, dopo un inizio di settimana positivo. Ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dello 0,83% a quota 23.604 punti, sostenuta anche dall’effetto Draghi. E così nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 segna un +0,09%. A Francoforte il Dax sale dello 0,10%, a Parigi il Cac40 guadagna lo 0,13% e a Londra l’indice Ftse100 avanza dello 0,6%.
Anche Piazza Affari è cauta con l’indice Ftse Mib che all’inizio ha oscillato sulla linea della parità e ora mostra un moderato aumento dello 0,08% a 23.624 punti circa. Sotto i riflettori anche oggi i titoli del comparto oil che cavalcano le performance del petrolio: Saipem è la migliore del listino con un rialzo di circa il 2,5%, bene anche Tenaris che sale di circa un punto percentuale. Tra gli industriali in evidenza Leonardo e Pirelli che avanzano rispettivamente dell’1,3% e dello 0,6% circa. E’ debole invece il comparto finanziario: UnipolSai è nelle retrovie del Ftse Mib con un calo dello 0,6%, seguita da Bper, Banca Mediolanum e Banco Bpm che cedono circa lo 0,5%.
Cresce l’ottimismo sul fronte vaccini. L’Unione Europea ha fatto sapere che accelererà le approvazioni anche per combattere le varianti. A questo proposito, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha anticipato in un’intervista a Les Echos che la Ue lancerà un nuovo programma dedicato allo studio delle varianti del coronavirus. Intanto l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dato l’autorizzazione per uso in emergenza del vaccino di AstraZeneca, raccomandandolo nei Paesi in cui sono prevalenti nuove varianti, inclusa quella sudafricana. Nella prima metà del 2021, AstraZeneca spera che più di 300 milioni di dosi del suo vaccino siano messe a disposizione di 145 Paesi.
Ripartono oggi le contrattazioni a Wall Street dopo la chiusura per il Presidents’ day di ieri. Si riprende dal +0,09% del Dow Jones di venerdì, mentre l’S&P 500 ha terminato la scorsa settimana a +0,47% e il Nasdaq a 0,50%. Nel frattempo, i futures delle piazze d’oltreoceano indicano tutti una partenza positiva. Quello stesso trend rialzista che colpisce i mercati asiatici, ancora orfani della Cina chiusa per il Capodanno lunare. Hong Kong torna alle contrattazioni con un solido +1,84%, mentre Tokyo mette a segno un altrettanto robusto +1,28%.
Tra le commodities, il petrolio continua a far parlare di sì: l’oro nero è in crescita in entrambi i listini di riferimento, con il Wti cha scambia a +1,26% e 60,22 dollari al barile e il Brent a +0,44% e 63,58 dollari. Oro piatto a 1.823 dollari l’oncia, robusto l’argento a +1,62% e 27,77 dollari. Il dollaro è lievemente debole rispetto ai concorrenti europei. L’euro guadagna il +0,08% sul biglietto verde a 1,2137, mentre la sterlina si rafforza sulla divisa americana del +0,17% a 1,3926. Dollaro in moderato rafforzamento sullo yen giapponese a 105,50 (+0,13%). Bitcoin in rialzo a 48.972 dollari.
Dal fronte macro è in arrivo nel corso della mattina l’aggiornamento sulla bilancia commerciale dell’Italia, a cui seguirà il Pil e l’occupazione dell’Eurozona. Ma l’attesa maggiore sarà per l’indice Zew tedesco, che misura la fiducia delle imprese in Germania. Tra gli appuntamenti, si segnala la videoconferenza informale dei ministri dell’economia e delle finanze, per l’Italia parteciperà il neo ministro Daniele Franco.
di: Maria Lucia PANUCCI
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