
Sul fronte macroeconomico crescono le spese delle famiglie americane a gennaio grazie agli stimoli fiscali
Wall Street apre debole con gli investitori ancora una volta spaventati da un brusco ritorno dell’inflazione negli USA. Timori riacutizzati dal trend dei tassi dei Treasuries decennali che ieri sono schizzati al record dal 14 febbraio del 2020. Così, sulle prime rilevazioni, il Dow Jones lima lo 0,33%, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 3.840 punti. In rialzo il Nasdaq 100 (+1,03%); con analoga direzione, poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,31%).
In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones ci sono Microsoft (+1,26%), Apple (+1,14%), Home Depot (+0,96%) e United Health (+0,95%). Le peggiori performance, invece, si registrano su Procter & Gamble, che ottiene -2,32%. Sessione nera per Exxon Mobil, che lascia sul tappeto una perdita del 2,26%. In caduta libera anche Chevron che affonda del 2,10%.
Tra i protagonisti del Nasdaq 100 c’è Moderna (+6,48%), Nvidia (+3,72%), Altera (+3,52%) e Xilinx (+3,02%). Le peggiori performance, invece, si registrano su Illumina, che ottiene -1,88%. Vendite su Vodafone, che registra un ribasso dell’1,17%.
Sul fronte macro è boom dei redditi personali nel mese di gennaio grazie agli stimoli fiscali (leggi qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
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