Rally del dollaro e sell sul Nasdaq
Wall Street ritraccia dopo la sessione positiva della vigilia, con gli investitori che tornano a scontare il rialzo dei tassi dei Treasuries a 10 anni, che balzano di 8 punti base, superando di nuovo la soglia dell’1,60%, fino all’1,62%. All’inizio della seduta lo S&P 500 scende dello 0,25% a 3.929 punti, il Dow Jones sale dello 0,38% a 32.608 punti, mentre il Nasdaq si conferma maglia nera, perdendo l’1,40% a 13.216.
Dall’inizio della settimana, sessione odierna a parte, il Nasdaq ha guadagnato comunque il 3,7%, grazie al recente ritorno dell’interesse degli investitori sui titoli growth, provocato dal ritracciamento, nei giorni scorsi, dei rendimenti dei titoli di stato Usa. Ora che tassi puntano di nuovo verso l’alto, gli investitori smobilizzano di nuovo le azioni growth, come quelle delle Big Tech, posizionandosi di nuovo sulle azioni value. Perdono così soprattutto i titoli FANG o FAAN (Facebook-Amazon-Apple-Netflix-Alphabet Google) e anche Tesla.
Il dollaro si rafforza, con gli investitori che prezzano la maggiore appetibilità della valuta con il rialzo dei tassi sui Treasuries. L’euro viene così penalizzato, e cede mezzo punto percentuale circa attorno a $1,1930.
Forte anche gli smobilizzi sulla sterlina, che arretra dello 0,77% sul dollaro, a $1,3880. La sterlina perde anche sull’euro, che avanza dello 0,35% a GBP 0,8593.
In generale, il Dollar Index è salito oggi fino a +0,5%, senza riuscire tuttavia a riagguantare il picco di martedì, a 92,506 punti, che è anche il massimo da novembre:
Dal punto di vista macro negli Stati Uniti i prezzi alla produzione per la domanda finale hanno mostrato una crescita mensile dello 0,5% dal precedente +1,3%. Il dato è in linea con le attese degli analisti.
di: Maria Lucia PANUCCI
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