
Proposto un dividendo a 0,2495 euro per azione, in rialzo del 5% rispetto al 2019
Snam non teme il Covid, anzi ha chiuso il 2020 con risultati e investimenti in crescita. In particolare i ricavi totali ammontano a 2.770 milioni di euro, registrando +6,3% rispetto al 2019, e questo per effetto del contributo degli investimenti realizzati e della crescita dei business della transizione energetica. In rialzo anche l’utile netto rettificato che si è attestato nel 2020 a 1.164 milioni (+6,5% rispetto al 2019) anche a fronte dei maggiori proventi da partecipazioni e della significativa riduzione degli oneri finanziari netti.
Gli investimenti tecnici sono stati pari a 1,189 miliardi (+23,5% rispetto al 2019) mentre l’indebitamento finanziario netto è salito a quota 12,887 miliardi contro gli 11.923 milioni al 31 dicembre 2019.
Grazie a questi buoni risultati la società di infrastrutture energetiche, attiva nel trasporto, nello stoccaggio e rigassificazione del metano e quotata alla Borsa di Milano, ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti, convocata per il 28 aprile, la distribuzione di un dividendo di 0,2495 euro per azione, di cui 0,0998 euro per azione già distribuiti a gennaio di quest’anno a titolo di acconto (326 milioni di euro) e 0,1497 euro per azione a saldo, in pagamento a partire dal 23 giugno (record date 22 giugno), con data di stacco il 21 giugno. Il dividendo proposto, in crescita del 5% rispetto al 2019, in linea con la politica di dividendi annunciata nel piano strategico, “conferma l’impegno della società nell’assicurare agli azionisti una remunerazione attrattiva e sostenibile nel tempo“.
Soddisfatto Marco Alverà, amministratore delegato di Snam che ha detto: «in un anno di difficoltà e incertezze a causa della pandemia, Snam ha dimostrato il proprio ruolo essenziale nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la capacità di realizzare i progetti nei tempi previsti, insieme all’impegno nei confronti della comunità e dei territori. I positivi risultati ottenuti nel 2020 sono frutto di una strategia di lungo periodo intrapresa negli ultimi anni e beneficiano della solidità del core business, della crescita delle nuove attività nella transizione energetica e della continua attenzione ai costi».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GIACOMO PARAGONE
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