
Quelli a 10 anni balzano anche oltre l’1,75%, al nuovo record dal 24 gennaio del 2020 quando salirono fino all’1,762%
La Fed non riesce a tenere a bada i tassi sui Treasuries Usa che vedono una nuova impennata. Quelli a 10 anni balzano anche oltre l’1,75%, al nuovo record dal 24 gennaio del 2020 quando salirono fino all’1,762%. I tassi sui Treasuries a 30 anni hanno invece superato la soglia del 2,5% per la prima volta dall’agosto del 2019.
Inizialmente il mercato dei Treasuries aveva reagito adeguandosi al dot plot della Federal Reserve diffuso ieri dalla banca centrale americana in concomitanza con la decisione di lasciare i tassi Usa invariati vicini allo zero (guarda qui). Dal dot plot è emerso che la maggior parte degli esponenti del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, prevede che i tassi rimarranno ai livelli attuali, attorno allo zero, fino al 2023 e per tutto il 2023. La pubblicazione del documento aveva allontanato i timori di una stretta monetaria più vicina.
Il numero uno della Fed Jerome Powell aveva rassicurato ulteriormente i mercati, smorzando i timori su un’eventuale aumento dell’inflazione Usa, nel momento in cui aveva affermato che, a suo avviso, un aumento delle pressioni inflazionistiche sarebbe avvenuto in modo significativo soltanto nei mesi di marzo e aprile, per poi smorzarsi subito.
Ma ora i Treasuries tornano preda del reflation trade.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/SHAWN THEW
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