Su base mensile le vendite al dettaglio sono rimaste invariate mentre su base annua sono schizzate in questo caso di ben +51,2%, rispetto al precedente +14,3%
Wall Street apre positiva con il Dow Jones che sale di più di 200 punti, per poi rallentare il passo dopo qualche minuto e salire di 150 punti circa (+0,46%), a 34.177 punti circa; lo S&P avanza dello 0,75% a 4.143 punti, mentre il Nasdaq balza di oltre l’1% a 13.267 punti.
Sono i titoli hi-tech che anche oggi hanno la meglio: bene Tesla, Twitter e anche i FAANG, ovvero Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Alphabet. I tassi dei Treasuries decennali sono in calo attorno all’1,628% circa.
Prima dell’inizio della sessione sono state rese note le vendite al dettaglio degli Stati Uniti che, nel mese di aprile, sono rimaste invariate, facendo peggio del rialzo dello 0,8%/1% atteso dagli economisti, in forte frenata rispetto al boom del 10,7% di marzo (rivisto al rialzo rispetto al precedente +9,7% inizialmente riportato). Escluse le vendite di auto, le vendite al dettaglio sono scese dello 0,8%, facendo decisamente peggio del +0,7% stimato dal consensus. Escluse le vendite di auto e di benzina, il trend è stato di un ribasso dello 0,8%, rispetto al +0,3% previsto. Il forte rallentamento su base mensile si spiega con il fatto che l’effetto del bazooka anti-Covid-19 dell’amministrazione di Joe Biden sui portafogli dei consumatori americani si è dispiegato soprattutto nel mese di marzo. Ma occhio al trend su base annua: le vendite al dettaglio sono schizzate in questo caso di ben +51,2%, rispetto al precedente +14,3%.
E’ stato reso noto anche l’indice dei prezzi alle importazioni degli Stati Uniti, che, sempre ad aprile, è salito dello 0,7% su base mensile, oltre la crescita dello 0,6% attesa, ma in rallentamento rispetto al +1,4% di marzo, rivisto al rialzo dal +1,2% precedentemente riportato. I prezzi alle esportazioni sono saliti dello 0,8%, in linea con le attese, in rallentamento rispetto al +2,4% di marzo (dato rivisto al rialzo dal +2,1% inizialmente reso noto). Anche qui occhio alla performance su base annua: i prezzi alle importazioni sono balzati del 10,6%, più del +10,2% atteso dal consensus e in rafforzamento rispetto al +7% di marzo. I prezzi alle esportazioni sono volati del 14,4%, rispetto al 14% stimato e il +9,5% del mese scorso.
Dal fronte macro, oggi è stato pubblicato anche il dato relativo alla produzione industriale, salito ad aprile su base mensile dello 0,7%, rispetto al +1% atteso, e in rallentamento rispetto al precedente aumento del 2,4%, rivisto al rialzo dal precedente +1,4% riportato.
Il tasso di utilizzazione della capacità produttiva si è attestato al 74,9%, pressoché in linea con il 75% stimato, mentre la produzione manifatturiera è aumentata dello 0,4%, rispetto al +0,3% stimato.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: Johannes EISELE / AFP
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