L’Istituto ha adottato la nuova modalità di calcolo introdotta con legge di bilancio 2021
Cambiano le regole per la pensione: l’Inps ha adottato la nuova modalità di calcolo introdotta nel 2021 con la legge di bilancio, e ha decretato che i periodi non lavorati negli impieghi part-time, sia verticale che ciclico, verranno riconosciuti per intero nel calcolo dei requisiti di anzianità lavorativa per l’accesso al diritto ai contributi. Si tratta di una novità che riguarda il settore privato, perché nel pubblico questo tipo di part-time veniva già riconosciuto per intero.
L’Inps ha stabilito che le settimane saranno valutate per intero a fini pensionistici anche per le gestioni private, ferma restando la condizione che la retribuzione accreditata sia pari all’importo minimale di retribuzione previsto per l’anno di riferimento. Invece il numero di contributi sarà pari al rapporto tra imponibile retributivo annuo e il minimale settimanale pensionistico.
La misura è retroattiva, cioè è valida non solo per i rapporti di lavoro in essere al momento dell’entrata in vigore, ma anche per quelli che sono esauriti prima di tale data. «Si tratta di una riforma attesa e quanto mai giusta – ha commentato il presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico – soprattutto per le donne che devono affrontare periodi di attività ridotta per motivi legati alla maternità o per tutti coloro che abbiano altre esigenze di conciliazione lavoro-famiglia».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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