
I gestori delle discoteche minacciano: “se il 21 giugno non si va verso ripartenza apriamo lo stesso”. La Francia dal 9 giugno apre le porte a tutti gli europei vaccinati. La Gran Bretagna dà il via libera a Pfizer per i 12-15 anni. Per la Germania l’Italia non rappresenta più un rischio
Putin apre al turismo per Sputnik V. «Molti leader di grandi aziende europee, e non solo, vengono in Russia per essere vaccinati. La produzione è ormai sufficiente per coprire i bisogni del Paese e offrire la vaccinazione agli stranieri che lo desiderano. C’è grande domanda. Chiedo dunque al Governo di mettere in pratica misure per far sì che questo sia possibile da un punto di vista commerciale», ha detto a San Pietroburgo.
Dal 9 giugno sarà consentito in Francia l’ingresso a tutti i cittadini europei vaccinati contro il Coronavirus. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti francese, Jean-Baptiste Djebbari, precisando che non sarà più necessario effettuare un tampone.
In Gran Bretagna parte la somministrazione del vaccino Pfizer/BioNTech ai ragazzi dai 12 ai 15 anni. Lo riporta Sky news. La Medicines and Healthcare products Regulatory Agency ha stabilito che i benefici di quel vaccino anti-Covid sugli adolescenti “superano i rischi“.
E’ stata chiusa all’ospedale di Codogno l’area Covid, che vide entrare il primo paziente in Italia ammalato di Coronavirus. Proprio oggi, infatti, è stato dimesso, da questa sezione, l’ultimo paziente guarito dal virus.
Da lunedì quattro Regioni passano in zona bianca andando ad aggiungersi alle tre (Sardegna, Molise e Friuli-Venezia Giulia) che hanno cambiato colore quattro giorni fa. Si tratta di Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria.
L’Italia a partire da domenica non sarà più considerata zona a rischio Covid per la Germania. Lo ha reso noto il Robert Koch Institut, a quanto riferisce Dpa. Chi entrerà in Germania dall’Italia via terra non dovrà osservare limitazioni, mentre chi arriverà in aereo dovrà ancora presentare all’ingresso un test negativo. Cancellate dalla lista dei Paesi a rischio anche il Vaticano, la Repubblica Ceca, parte dell’Austria.
Intanto però protestano i gestori delle discoteche che vogliono riaprire. «Se entro il prossimo 21 giugno, data dell’eliminazione definitiva del coprifuoco, il Governo non si esprime anche per la riapertura delle discoteche, decideremo di riaprire indistintamente le nostre attività dal primo luglio – ha detto Maurizio Pasca, il presidente del Silb, il sindacato dei gestori delle sale da ballo. – Sono disponibile a mettere a disposizione di ministri e tecnici decine di video dove già si balla nei bar o negli stabilimenti balneari, mentre invece il 30% delle nostre attività ha già chiuso definitivamente: le nostre aziende stanno morendo».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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