La politica monetaria è ancora essenziale per mantenere ancorati i rendimenti di mercato. La Bce potrebbe terminare il Pepp a marzo 2022
Le prospettive economiche stanno migliorando, ma la pandemia non è superata. Per questo la politica monetaria è ancora essenziale per mantenere ancorati i rendimenti di mercato. Lo sostiene Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce, intervenuto alla conferenza dei governatori delle Banche centrali del Mediterraneo dal titolo Central banks at the frontline of the Covid-19 crisis: weathering the storm, spurring the recovery. «L’esperienza passata mostra che qualsiasi tentativo di ridurre prematuramente i nostri acquisti di titoli provocherebbe un inasprimento delle condizioni di finanziamento che finirebbe inevitabilmente per aumentare il volume di acquisti necessario – ha sottolineato. – Solo quando l’economia registrerà una solida ripresa potremo riorientare la nostra politica monetaria, riducendo gli interventi volti a compensare lo shock pandemico. La nostra attenzione dovrà allora rivolgersi a riportare l’inflazione al 2% sull’orizzonte di medio termine. Ciò richiederà un’attenta definizione dell’assetto della politica monetaria nella fase post-pandemica e un’adeguata calibrazione dei nostri strumenti».
Panetta ha ammesso che quest’anno nell’area euro l’inflazione tornerà ad aumentare ma si tratterà di un rialzo “transitorio che sarà sospinto perlopiù da effetti base su prodotti dell’energia e alimentari, oltre che dall’aumento delle aliquote Iva in Germania, dopo il taglio temporaneo nel 2020“.
La Bce è quindi determinata a mantenere bassi tassi d’interesse fino a quando le prospettive di inflazione non convergeranno in modo chiaro sul suo obiettivo nell’orizzonte di previsione del 2%.
Attualmente esiste un dibattito sulla possibilità di trasferire la flessibilità del Pepp ad altri strumenti, in modo da dare alla Bce maggior margine di azione nel sostenere la politica monetaria dopo la pandemia. «Dovremmo sforzarci di mantenere la flessibilità non convenzionale che si è rivelata così utile durante la pandemia», ha concluso Panetta. E Robert Holzmann, governatore della banca centrale austriaca, oggi ha confermato che la Banca centrale europea potrebbe terminare il programma di stimolo d’emergenza a marzo 2022.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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