
Il fatturato delle torrefazioni italiane ha registrato un -8,6% per 337 milioni
Il 2020 è stato un anno difficile anche per il settore del caffè: le torrefazioni italiane hanno visto una riduzione del fatturato dell’8,6% per un valore stimato di 337 milioni di euro. In primis, un effetto del lockdown: si sono ridotti i consumi fuori casa, in bar e ristoranti, con una contrazione pari al 40% nel canale horeca; in quello di vending-Ocs la riduzione è stata del 50% come reso noto dal Consorzio promozione caffè.
È cresciuto invece il canale retail tradizionale ed eCommerce: il primo è aumentato del 10,4% mentre il secondo del 50% ma con un valore inferiore al 2% del totale retail.
Il caffè in Italia viene importato per la qualità robusta principalmente dal Vietnam e dal Centro Africa, per l’Arabica invece arriva da Brasile, Colombia e Centro America. Nel periodo gennaio-dicembre 2020, il volume di caffè verde importato è stato pari a 9,4 milioni sacchi da 60 kg, in calo rispetto all’anno precedente dell’8%. Le esportazioni invece sono in calo del 6,8%, pari a 4,9 milioni di sacchi da 60 chili. Il volume di caffè verde trasformato dalle aziende ha subito un calo dell’8% a 9,2 milioni di sacchi. «Il 2020 – spiega il presidente del Consorzio promozione caffè, Michele Monzini – è stato un anno di grandi difficoltà, che proseguiranno nel 2021. Prevediamo che almeno nel primo semestre i canali del fuori casa e del vending saranno ancora molto penalizzati mentre il retail difficilmente continuerà a crescere come fatto nel 2020».
Il settore potrà riprendersi solo una volta cessate le restrizioni alla circolazione, quando gli italiani torneranno a prendere il caffè al bar.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGF
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