I Giochi pare abbiano lasciato una voragine finanziaria. Il Governo nazionale e quello di Tokyo dovranno sedersi a un tavolo per discutere del bilancio
Chi pagherà le spese per i Giochi di Tokyo 2020? E’ proprio il caso di chiederselo visto che le Olimpiadi e Paralimpiadi, appena concluse, hanno lasciato una vera e propria voragine finanziaria. Dapprima rimandate di un anno, poi realizzate nel pieno di un’ondata di contagi Covid, sono state caratterizzate da restrizioni, che hanno reso questo evento più un “danno” che un vantaggio per il Paese.
Secondo quanto scrive oggi il Nikkei, prima che venisse vietata la presenza del pubblico per Olimpiadi gli organizzatori prevedevano 90 miliardi di yen (690 milioni di euro) di entrate dalle vendite dei biglietti. In grandissima parte questi introiti sono andati perduti visto che la manifestazione è avvenuta a porte chiuse. E una stima individua in questa voce un buco del 10% dei 721 miliardi di yen (5,5 milirdi di euro) delle entrate totali preventivate per il doppio evento.
Secondo un’altra valutazione l’aggravio dei costi per il doppio evento è stato pari a 294 miliardi di yen (2,25 miliardi di euro), per Giochi costati 1.644 miliardi di yen (12,5 miliardi di euro), la somma più alta della storia.
Ora, passata l’euforia per i Giochi, resta una sola, amara, domanda. Chi pagherà le spese, visto che gli sponsor erano già intervenuti per contribuire a coprire quelle aggiuntive per la dilazione di un anno degli eventi? Da contratto, dovrebbe essere la città ospite, vale a dire il governo di Tokyo. Tuttavia la capitale nipponica ha dovuto già pagare un conto salato per aggiornare tutta la mobilità, la logistica e le misure di prevenzione sanitaria in modo da permettere la manifestazione nel pieno della pandemia.
Secondo una fonte interpellata dal Nikkei, attorno al mese di dicembre si aprirà un tavolo tra Tokyo e il governo nazionale. E forse allora si avrà un quadro più preciso, anche se la sindaca della città forse avrà una bella gatta pelare: non si troverà infatti di fronte Yoshihide Suga, che ha spinto fortemente per tenere i Giochi olimpici in qualsiasi condizione e che alcuni giorni fa ha annunciato le dimissioni (leggi qui). E non è detto che il successore di Suga si senta altrettanto responsabile della scelta fatta prima dell’estate dal suo predecessore.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AFP
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