
Il colosso milanese in cima alle preferenze dei consumatori di casa nostra.
Nulla da fare per Conad e Coop che restano al secondo e al terzo posto
“Più la conosci, più ti innamori!”: nulla di più vero, stando ai risultati del Retailer Preference Index, il parametro con cui Dunnhumby, azienda incentrata sulla conduzione di campagne pubblicitarie, valuta l’indice di gradimento degli utenti nei confronti della grande distribuzione.
È grossomodo la conferma della tendenza individuata lo scorso anno, con la società della famiglia Caprotti a imporsi sulle più giovani rivali Conad e Coop, una graduatoria che evidenzia e premia l’atteggiamento generalmente conservativo delle catene più consolidate, che hanno mantenuto pressoché intatte quelle caratteristiche che avevano costituito la loro forza nella scorsa stagione, ossia la varietà dei prodotti, la qualità dei suddetti, l’esperienza d’acquisto, la relazione con il cliente e il prezzo percepito.
È una vittoria schiacciante per Esselunga che si aggiudica il primato su tutte le categorie tranne l’ultima, dove comunque raggiunge il terzo posto, superata soltanto da due discount ultraconcorrenziali sul piano della spesa come Eurospin e Lidl, oltretutto quarti e quinti nella classifica generale.
Il parametro è frutto del rapporto tra la fiducia del consumatore nei confronti del brand e la percentuale di spesa del consumatore per uno specifico tipo di bene (il cosiddetto share of wallet).
Da inizio pandemia bisogna tenere conto di un altro importante frangente, ossia quello dell’e-commerce, che ancora esula dai criteri dell’indice ed è articolato su quattro fattori, due dei quali in comune con l’esperienza tradizionale: le già citate esperienze d’acquisto e varietà dei prodotti, più il prezzo in relazione alle comunicazioni e, ovviamente, il servizio di consegna.
di: Andrea BOSCO
FOTO: ANSA/Andrea Canali
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