
Tante le questioni sul tavolo e la strada è tutta in salita dopo gli scioperi dei giorni scorsi
Garantire più flessibilità in uscita, con la possibilità di andare in pensione da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età, definire una pensione di garanzia per i giovani e riconoscere il lavoro di cura e delle donne. E’ tutta in salita la strada che porta i sindacati a Palazzo Chigi: oggi Cgil, Cisl e Uil torneranno ad incontrare il Premier Mario Draghi per discutere della Manovra dopo gli scioperi del 16 e 18 dicembre (guarda qui e qui).
Un tema scottante è quello pensionistico. Finita Quota 100, ovvero la possibilità di uscire in anticipo dal lavoro con almeno 62 anni di età e 38 di contributi, la cui sperimentazione triennale scade a fine anno, nel 2022 ci sarà Quota 102, ossia uscita a 64 anni e 38 di contributi. Questa strada però non piace ai sindacati, secondo cui consentirà l’uscita soltanto di poche migliaia di lavoratori.
Il Governo punta ad un ritorno al contributivo, magari con un “ritocco” della Riforma Fornero, sempre nella direzione dell’economicità, dal momento che la spesa pensionistica è già fuori controllo: nell’ultimo biennio, al netto dell’indicizzazione ai prezzi, è cresciuta in media del 2% l’anno e si è attestata anche su livelli superiori al 2011, anno di introduzione della Riforma Fornero. Per contro i sindacati sollecitano una maggiore flessibilità in uscita, a partire dai due anni d’età o insindacabilmente con 41 anni di contributi.
Tra le proposte c’è anche quella di sostenere con soluzioni adeguate le donne: per loro chiedono di riconoscere un anno di contributi in più per ogni figlio o anche un anno ogni cinque dedicati alla cura di familiari non autosufficienti. E poi ancora, chiedono una “pensione di garanzia” per i giovani che scontano in pieno il passaggio al contributivo e l’effetto di lavori discontinui e precari.
Nella manovra c’è anche la proroga di un anno per l’Ape social, con l’allargamento dell’elenco dei lavori gravosi, che i sindacati chiedono sia resa strutturale e con più categorie. E ci sono i pensionati di oggi, per i quali si chiede di rafforzare la quattordicesima e di incentivare l’adesione alla previdenza complementare.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI
Ti potrebbe interessare anche: