Oggi gli investitori guarderanno ai dati sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Al debutto le trimestrali
Apertura debole in avvio per le borse europee dopo la notizia del picco dell’inflazione negli Stati Uniti (leggi qui). Nei primi minuti di contrattazione l’indice Dax e il Ftse 100 di Londra avanzano dello 0,3%, mentre il listino parigino Cac40 è in crescita dello 0,37%.
Partenza cauta per Piazza Affari. Il Ftse Mib, reduce dal +0,65% della vigilia che ha riavvicinato l’indice ai top di settimana scorsa, segna -0,13% a quota 27.677 punti. Tra le big ritracciano Intesa Sanpaolo (-0,6%) ed ENI (-0,38%). Bene STM con +0,73% e rally di CNH a +1,9% circa in area 14,5 euro.
In ribasso anche l’Asia: Tokyo perde l’1%, Shanghai l’1,2%, Hong Kong lo 0,3%. La politica zero-Covid messa in atto dalla Cina, hanno comunicato gli analisti di Goldman Sachs nel tagliare le previsioni di crescita per il Paese, colpisce i consumatori più delle stesse fabbriche, frenando la ripresa di Pechino.
Il petrolio è in ribasso nei due listini di riferimento: ii Wti scambia a 82,2 dollari al barile, il Brent è a quota 84,3. L’oro proegue il suo trend rialzista sopra i 1.820 dollari l’oncia. Bitcoin appena sotto quota 44 mila dollari. Cross tra euro e biglietto verde in sensibile incremento a 1,1448.
Sul fronte macro intanto è atteso per oggi il dato della produzione industriale italiana di novembre ma gli investitori guarderanno ai dati sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Un’altra area di attenzione per gli operatori di mercato è l’inizio della stagione degli utili aziendali per l’ultimo trimestre del 2021. Le banche statunitensi Citigroup, JP Morgan e Wells Fargo saranno tra le prime a pubblicare i loro conti venerdì, mentre oggi sono previsti quelli di Delta Air Lines.
di: Maria Lucia PANUCCI
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