Al momento la politica monetaria resta invariata ma è solo questione di tempo. Riduzione del bilancio a seguire
La Fed lascia i tassi invariati. Il costo del denaro resta fermo fra lo 0 e lo 0,25% ma ha anche annunciato che a “breve sarà appropriato alzare i tassi di interesse“.
La due giorni di riunione tanto attesa si è conclusa e la politica monetaria resta al momento invariata ma è solo questione di tempo perché, come molti analisti hanno preannunciato e previsto nei giorni scorsi, il rialzo dei tassi non è così lontano. «Con un’inflazione ben al di sopra del 2% e un mercato del lavoro forte, il comitato prevede che presto sarà opportuno aumentare la fascia obiettivo», si legge nel comunicato diffuso al termine dei due giorni di riunione, anche se la dichiarazione del FOMC, il braccio destro della Banca centrale Usa, non ha fornito un’indicazione specifica per quando arriverà il primo aumento dei tassi. Ciò potrebbe accadere già dalla riunione di marzo, come ha sottolineato anche il presidente Powell. «Ho la forte sensazione che potremo alzare i tassi senza mettere a repentaglio l’occupazione – ha detto. – Esiste un bel po’ di spazio per alzare i tassi senza procurare danni al mercato del lavoro. Siamo d’accordo sul fatto di alzare i tassi a marzo».
Secondo la FED gli indicatori dell’attività economica e dell’occupazione hanno continuato a rafforzarsi e i settori più colpiti dalla pandemia sono migliorati negli ultimi mesi, anche se sono stati recentemente colpiti dalla variante Omicron. Gli squilibri dell’offerta e della domanda legati alla pandemia e alla riapertura dell’economia hanno continuato a contribuire a livelli elevati di inflazione. «Le condizioni finanziarie complessive rimangono accomodanti, riflettendo in parte le misure politiche a sostegno dell’economia e del flusso di credito alle famiglie e alle imprese statunitensi», viene sottolineato.
E proprio sull’inflazione il presidente Powell ha detto: «i miglioramenti del mercato del lavoro sono diffusi e significativi facendo sì che le condizioni del mercato del lavoro siano coerenti con la massima occupazione. I rischi sull’inflazione rimangono rivolti verso l’alto, a mio avviso. La situazione in cui versa l’inflazione è lievemente peggiore rispetto a quella di dicembre».
La Fed ha chiarito anche di prevedere che la riduzione del proprio bilancio “comincerà dopo l’inizio del processo di aumento dell’intervallo obiettivo per il tasso sui federal funds“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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