La banca centrale americana resta probabilmente sulla buona strada per tagliare i tassi di interesse quest’anno, anche se i tempi e la portata dell’allentamento della politica monetaria sono incerti e ulteriori cali dell’inflazione arriveranno solo lentamente. E’ quanto sostiene il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic. in un’intervista con Reuters. «Ho ancora la convinzione che i tassi di interesse possano essere abbassati quest’anno, nonostante un primo trimestre in cui il ritmo degli aumenti dei prezzi sembrava essersi fermato ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed – ha detto. – Le conversazioni con le imprese nel distretto della Fed del sud-est degli Stati Uniti indicano che la crescita dei salari e dell’occupazione probabilmente rallenterà e che la maggior parte delle aziende ritiene che il proprio potere di determinazione dei prezzi sia in declino dopo i rapidi aumenti dei prezzi che hanno spinto l’inflazione ai massimi di 40 anni nel 2022».
Bostic ha affermato che prevede ancora un solo taglio di un quarto di punto percentuale probabilmente in arrivo alla fine di quest’anno e che la sua attenzione ora è meno su quanto il tasso ufficiale potrebbe scendere fino al 2024 e più sulla determinazione del momento giusto per qualsiasi movimento al ribasso. «Dovremo solo essere pazienti e aspettare finché l’inflazione non ci darà segnali che si sta dirigendo più saldamente verso il 2% – ha aggiunto. – Ci vorrà del tempo. Per me la domanda, a differenza di quanti quest’anno, è quando accadrà il primo».
Bostic ha detto di essere un “ottimista” nel ritenere che la pressione sui prezzi si allenterà, anche se il tasso di interesse “dovrà rimanere più alto per un periodo più lungo e la corsa sarà accidentata“.
Intanto la settimana scorsa la Fed ha confermato ancora una volta lo status quo sui tassi d’interesse che sono rimasti nella forbice tra il 5,25%-5,50%, il più alto dal 2001, esattamente come a marzo. La mossa era ampiamente attesa da analisti ed investitori che aspettevano per questo mese che la politica monetaria americana rimanesse inalterata e così è stato.