Il report del gruppo Aon stima perdite per 343 miliardi di dollari
A livello globale i cambiamenti climatici e le calamità naturali hanno avuto un impatto economico negativo di 343 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 297 miliardi del 2020. È quanto emerge dal rapporto di Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa.
Il report 2021 Weather, Climate and Catastrophe Insight sottolinea la crescente frequenza e gravità delle catastrofi naturali che recano gravi danni e valuta quanto le perdite che ne derivano a livello economico siano coperte a livello globale. I dati elaborati sono una base per una analisi più comprensiva utile al top management delle aziende per quantificare e qualificare il rischio legato alle catastrofi e valutare come le imprese possano essere più resilienti a repentini cambiamenti climatici sempre più frequenti.
L’analisi evidenzia un valore complessivo di 343 miliardi di dollari di perdite economiche nel 2021, di cui 329 miliardi di dollari derivanti da eventi meteorologici e climatici. Il 2021 diventa così il terzo anno più “costoso”, tenuto conto dell’inflazione.
Mentre le perdite sono aumentate rispetto al 2020, il numero di eventi catastrofici degni di nota è leggermente diminuito, dimostrando l’aumento del costo e della gravità di quegli accadimenti. Delle perdite registrate nel 2021, solo il 38% è stato coperto da un’assicurazione. Nonostante un aumento delle perdite complessive rispetto al 2020, il gap esistente a livello di copertura assicurativa dal rischio di perdite economiche nelle aziende è leggermente diminuito dal 63% al 62%.
Eric Andersen, Presidente di Aon, ha commentato: «Chiaramente c’è sia un gap a livello di copertura assicurativa, che di innovazione quando si tratta di rischio climatico. Con l’aumento della gravità degli eventi catastrofici, il modo in cui valutiamo e in definitiva ci prepariamo a questi rischi non può dipendere solo dai dati storici. Dobbiamo guardare a tecnologie come l’intelligenza artificiale e i modelli predittivi che evolvono costantemente per mappare i veloci cambiamenti del clima. Con soluzioni scalabili – ha aggiunto Andersen – possiamo aiutare le aziende a prendere decisioni migliori che le rendano più resilienti, mentre continuano ad affrontare sempre più frequentemente rischi interconnessi e più volatili».
Steve Bowen, meteorologo e responsabile Catastrophe Insight per Aon, ha aggiunto: »Molte comunità a livello globale sono esposte a condizioni meteorologiche sempre più mutevoli, in parte a causa dei crescenti effetti del cambiamento climatico. Parliamo di temperature estreme da record, precipitazioni e inondazioni, siccità e incendi, cicloni tropicali che si intensificano rapidamente e tempeste convettive gravi di fine stagione. Non possiamo più pensare di pianificare facendo riferimento al clima di ieri. Con l’aumento dei costi legati alle perdite da danni fisici, notiamo persistenti interruzioni a livello globale delle catene di approvvigionamento e di vari servizi nel campo degli aiuti umanitari e altri servizi legati ai beni. Il percorso da seguire per le aziende e i governi – conclude Bowen – deve includere la sostenibilità e gli interventi di mitigazione del cambiamento climatico per minimizzare i rischi man mano che emergono nuove forme di volatilità legate ai disastri».
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY